Bologna, 24 aprile 2018 – Archiviata la finale della Coppa del Mondo ormai da qualche giorno, il salto ostacoli internazionale si volge verso le grandi gare alla luce del sole. E’ proprio lo spartiacque della stagione agonistica, quello che stiamo vivendo adesso: finisce un grande circuito invernale, inizia un altrettanto grande circuito estivo. E il grande circuito estivo non può che essere quello degli Csio, quello delle Coppe delle Nazioni, dei concorsi più prestigiosi e di maggior tradizione del mondo, delle bandiere delle squadre che fluttuano al vento. Succede ogni anno, eppure ogni anno c’è questo senso di rinnovamento, di voglia di provare quelle stesse e solite emozioni che si vivono quando in campo c’è la squadra nazionale… A dire il vero alcuni Csio si sono già disputati, al di là dell’Atlantico: ma pur con tutto il rispetto per quegli eventi, bisogna riconoscere che le gare in Europa sono un’altra cosa: lo dice la storia, del resto.
Nel fine settimana entrante comincia quindi la Prima Divisione europea di Coppa delle Nazioni. Con una serie di novità davvero… epocali. La prima: l’ordine cronologico delle gare maggiori di ciascun concorso viene invertito, con la disputa del Gran Premio il venerdì e quella della Coppa delle Nazioni la domenica (attenzione: stiamo parlando degli Csio di Prima Divisione). E’ un ritorno al passato: dalla nascita della gara di Coppa delle Nazioni all’inizio del secolo scorso e fino a tutto il decennio degli anni Cinquanta (in alcuni casi anche Sessanta) la Coppa delle Nazioni è sempre stata disputata la domenica, venendo considerata come la gara più importante e prevalente. La Fei ha deciso quest’anno di ritornare a questa programmazione proprio per valorizzare ulteriormente una gara che nel corso degli ultimi anni ha rischiato di essere messa leggermente in ombra dalla… preponderanza – economica e non solo – delle grandi gare individuali. La domenica ovviamente il pubblico è più presente ovunque, di conseguenza la soddisfazione degli sponsor è maggiore così come l’attenzione mediatica.
La seconda novità riguarda le sedi di gara: nel circuito di Prima Divisione sono entrati gli Csio (a cinque stelle: ovvio) della Slovacchia a Samorin e della Polonia a Sopot, che hanno rimpiazzato due uscite. E qui entra in ballo la terza grande novità; se dei due Csio che sono usciti dalla Prima Divisione uno tutto sommato non fa grande scalpore, l’altro invece è… un pezzo da novanta: Roma, Piazza di Siena, lo Csio d’Italia! Proprio così: Piazza di Siena è con Aquisgrana il più antico e prestigioso e storico concorso ippico internazionale del mondo, ma da quest’anno – per decisione della Fise – non fa più parte del circuito della Fei. Perché? Le ragioni sono molte e le approfondiremo in altro momento (oppure si veda l’articolo correlato in questa pagina dal titolo “Cara Fei, chi sei tu oggi?”): qui basti dire che per l’appunto Aquisgrana e Roma – così come un altro super concorso come lo Csio di Calgary – non fanno parte del circuito di Coppa delle Nazioni della Fei. Il che equivarrebbe a dire che il campionato italiano di calcio si possa giocare senza Milan, Inter e Juventus, tanto per fare un paragone di immediata comprensione… E tanto per essere chiari: chi ci rimette è il circuito Fei (in termini di immagine soprattutto), non certo eventi del calibro di Aquisgrana, Roma e Calgary…
Sia come sia, questo fine settimana la Prima Divisione prende avvio. E il fatto che Piazza di Siena non sia tra le tappe del circuito non vuol ovviamente affatto dire che nel circuito non vi sia l’Italia: la squadra azzurra naturalmente prende parte al torneo, chiuso l’anno scorso con un meraviglioso secondo posto in virtù soprattutto delle sensazionali vittorie delle Coppe delle Nazioni di Roma e di San Gallo. Quello della Prima Divisione è un circuito difficile e impegnativo: bisogna cominciare bene da subito per non ritrovarsi con l’acqua alla gola all’ultimo momento. L’Italia ha deciso di giocarsi i punti negli Csio di Samorin, poi di Sopot (Polonia, 14-17 giugno), Falsterbo (Svezia, 12-15 luglio), Hickstead (Gran Bretagna, 26-29 luglio) e Dublino (Irlanda, 8-12 agosto), non invece in quelli di La Baule (Francia, 17-20 maggio), San Gallo (Svizzera, 31 maggio-3 giugno), Rotterdam (Olanda, 21-24 giugno): ogni nazione infatti deve scegliere cinque degli otto concorsi nei quali andare a punti per la classifica finale.
Lo Csio della Slovacchia a Samorin comincia giovedì 26. L’Italia schiera una squadra composta da Piergiorgio Bucci, Bruno Chimirri, Luca Marziani, Luigi Polesello e Alberto Zorzi: il c.t. azzurro Duccio Bartalucci deciderà alla vigilia della Coppa delle Nazioni chi dei cinque sarà la riserva a seconda del grado di forma dei cavalli. L’impianto di Samorin, l’X-Bionic Sphere, è straordinario: un luogo perfetto perché anche la prestazione degli azzurri si dimostri straordinaria. Anzi, a pensarci bene nient’affatto straordinaria… bensì decisamente ordinaria: proprio come quelle di Roma e San Gallo 2017!