San Gallo, 4 giugno 2017 – Che poi adesso il rischio è quello di abituarsi… Abituarsi? Non diciamo scemenze! Impossibile abituarsi a tanta bellezza. Impossibile. Questo è un momento inebriante e ce lo godiamo dall’inizio fino a una fine che speriamo non ci sia mai… Oggi nel Gran Premio dello Csio di San Gallo i cavalieri italiani hanno sciorinato una serie di prestazioni semplicemente favolose. Tutti. Perché se è vero che Lorenzo de Luca su Armitages Boy e Paolo Paini su Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio sono andati in seconda manche grazie a due superlativi percorsi netti, è altrettanto vero che Giulia Martinengo Marquet su Fine Edition, Luca Marziani su Saxo des Hayettes ed Emilio Bicocchi su Ares hanno chiuso la prima manche con quel solo errore che da un punto di vista di classifica li ha tenuti un po’ lontano dal vertice, è vero, ma sotto il profilo della prestazione tecnica vale probabilmente quanto un ‘quasi-netto’. Quindi tutto il gruppo azzurro è stato davvero eccellente nel rendimento. Ma c’è una cosa da sottolineare: l’unico cavaliere che ha montato un cavallo diverso rispetto a quello impegnato in Coppa delle Nazioni (vinta… che bello ripeterlo!) è stato Luca Marziani. Per lui Tokyo du Soleil e Saxo des Hayettes: è una gioia poter prendere certezza sul campo del fatto che due propri cavalli siano in grado di competere a tale livello. Emilio Bicocchi dal canto suo mantiene una regolarità invidiabile di prestazioni in sella ad Ares, dopo essere stato protagonista ieri di una splendida vittoria nella gara di velocità in sella a Call Me. E che dire di Giulia Martinengo Marquet? Che dopo un periodo un po’ oscuro in fatto di risultati mette in fila una medaglia nel Campionato d’Italia, la finale del Gran Premio Roma a Piazza di Siena, un piccolo errore nel Gran Premio dello Csio della Svizzera… L’amazzone azzurra è un capitale che va valorizzato al massimo e al meglio: guai se la si perdesse tra le nebbie dei concorsi qualunque in sella a cavalli qualunque per ottenere risultati qualunque. Guai.
E poi loro due, il solito formidabile Lorenzo de Luca e il solito entusiasmante Paolo Paini. Due percorsi netti stupendi con Armitages Boy e con Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio. E poi una seconda manche giusta: per tentare di andare più in alto in classifica si sarebbe dovuto scendere sul terreno di una bagarre esagerata, con il rischio di mettere fuori fase e fuori ritmo cavalli che in questo momento hanno raggiunto un’eccellenza di rendimento ammirevole (ha vinto l’irlandese Bertram Allen, ultimo a entrare, con un giro al fulmicotone su Hector van de Abidijhoeve… !). Quindi altri due netti bellissimi, andando veloci ma senza spingere troppo insomma: giustissimo. Questo vuol dire saper montare a cavallo. Che cavalieri favolosi abbiamo… !
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2017/1323/html/en/longinestiming/resultlist_S10.html