Bologna, 9 novembre 2017 – Il prossimo 21 novembre a Montevideo (Uruguay) ci sarà l’assemblea generale della Fei. Una riunione importante – come lo sono sempre tutte le assemblee generali della Fei, del resto – perché si voterà a favore o contro alcune sostanziali modifiche del regolamento di salto ostacoli. In previsione di quel momento la Fei ha pubblicato l’elenco di tutte le proposte di modifica avanzate dal Jumping Committee e le conseguenti opinioni espresse in merito da diverse federazioni nazionali. La lista è lunga e corposa (a piede pagina il link al documento, per chi avesse voglia di leggerlo nella sua interezza), oltre che molto interessante, ma tra tutti gli argomenti ce n’è uno che è balzato ripetutamente agli… onori della cronaca sportiva nel corso delle ultime stagioni: la presenza di sangue sul fianco del cavallo, o su qualunque altra parte del suo corpo. Tale fattispecie ha determinato diversi casi di eliminazione di concorrenti che all’uscita del campo di gara al termine della loro prestazione sportiva si sono visti appunto sanzionare a causa della presenza in alcuni casi davvero minima di sangue sul costato del loro cavallo: dovuta quasi sempre a un involontario movimento dello sperone su una pelle magari particolarmente delicata. Ma secondo quanto recitato dalla norma relativa a questa fattispecie non si pone nemmeno la possibilità da parte degli ufficiali di gara di una valutazione discrezionale: se c’è anche solo una gocciolina di sangue il concorrente è eliminato, a prescindere da entità e causa di quella presenza. Naturalmente i cavalieri hanno sempre sostenuto la necessità di rivedere la categorica imperatività di tale norma: rendendola suscettibile di essere applicata a seconda di una valutazione delle circostanze. Oppure sanzionando in tal modo (cioè senza poter valutare discrezionalmente) il cavaliere prima di entrare in campo gara, e non dopo, se durante lo svolgimento della prova la giuria di terreno non riscontrasse alcun comportamento violento o scorretto o anche solo inappropriato. Il Jumping Committee aveva proposto una ‘moderazione’ della norma, nella quale si inseriva la possibilità di una valutazione da parte degli ufficiali di gara del caso specifico, prendendo in considerazione la possibilità di non sanzionare i casi veramente minori, ma tale proposta è stata dallo stesso Jumping Committee scartata dopo il confronto con le varie federazioni nazionali (Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Israele, Norvegia, Olanda, Spagna, Svizzera, Svezia, Stati Uniti, oltre alla federazione europea), la maggioranza delle quali si è detta contraria alla possibilità che gli ufficiali di gara debbano essere costretti a una personale valutazione del caso, temendo soprattutto che vi possano essere disparità di giudizio e di vedute tra caso e caso. Quindi la norma rimane tale e quale a prima: la presenza di sangue su un fianco del cavallo indipendentemente da natura e quantità comporta l’eliminazione del concorrente. Senza alcuna valutazione discrezionale da parte degli ufficiali di gara.
IL DOCUMENTO DELLA FEI CON I COMMENTI DELLE FEDERAZIONI NAZIONALI
http://inside.fei.org/system/files/GA17_Annex_15.3_Bis_Published%20on%2027%20October_0.pdf