Ginevra, 11 dicembre 2016 – Oggi grande giorno a Ginevra. Atmosfera delle grandissime occasioni. Tensione ed emozione che riempiono l’aria. Ovunque ti giri c’è un fuoriclasse. Se pensi al dressage ecco Isabell Werth, se guardi i tiri a quattro c’è Boyd Exell, se vai al completo compare Sidney Dufresne… Per non parlare poi dell’aspetto istituzionale: sono tutti qui, il mondo della Fei, il mondo degli officials, quello degli organizzatori…
Naturalmente il clou è il Gran Premio Rolex. Ore 14.30. Un concentrato di storie da togliere il fiato: la gara in sé prima di tutto, il Gran Premio del più importante concorso indoor del mondo; Scott Brash, che dopo essere stato il primo e finora unico cavaliere capace di centrare il Rolex Grand Slam of Showjumping ritenta l’impresa titanica, grazie alla vittoria lo scorso settembre a Calgary (vincesse oggi, gli mancherebbe una cosetta… da niente come vincere ad Aquisgrana il prossimo anno!); Steve Guerdat, l’eroe di casa, che oggi affronta l’ultima gara in sella a Nino des Buissonnets consapevole del fatto che poi, qualunque sia l’esito della sua prova, al termine di tutto ci sarà la grandiosa cerimonia di addio all’agonismo del suo portentoso campione: il comitato organizzatore ha preparato qualcosa che farà scorrere lacrime d’emozione a fiumi; Eric Lamaze, che dopo la folgorante vittoria nella finale mondiale della Top 10 Rolex venerdì, oggi è determinato più che mai a scatenare la sua voglia di successo, vorace come uno squalo affamato: lo abbiamo incontrato questa mattina e abbiamo visto uno sguardo luccicante ed eloquente più di mille parole; Rolf Goran Bengtsson che presenta il suo fenomenale Casall Ask per l’ultima volta a Ginevra e in uno dei suoi ultimi Gran Premi: dopo il trionfo di Doha non sarebbe male dire addio al Palexpo con un successo; Jeroen Dubbeldam in sella al compagno con il quale ha conquistato il titolo di campione del mondo e d’Europa: un po’ in ombra, ultimamente, quindi per Zenith oggi sarebbe l’occasione perfetta per riaffermare la sua supremazia; Christian Ahlmann, il numero uno del mondo, che venerdì ha dovuto inchinarsi allo strapotere di Eric Lamaze nella finale della Top 10 e che oggi con la sua freddezza glaciale medita propositi di rivalsa; e poi la lista dei campioni immensi è ancora lunga…
E noi? Certo, ci siamo anche noi. Con il binomio campione d’Italia in carica, Emilio Bicocchi su Ares, che purtroppo non ha una posizione molto favorevole nell’ordine di partenza: quarto. Ares ha fatto una gara magnifica giovedì nel Gran Premio Credit Suisse, poi si è riposato e ora è al meglio di sé. Emilio Bicocchi ieri ha festeggiato i suoi 40 anni: un’età simbolica, quella della maturità nel pieno della giovinezza. Il quadro è perfetto. Oggi qualcosa può succedere.
Poi c’è Lorenzo de Luca. Su di lui l’attenzione di tutto il concorso. Per i risultati, certo (qui risuona ancora lo straordinario record di Dublino con le sei vittorie comprendendo Gran Premio e Coppa delle Nazioni: la gente lo ferma e gli chiede l’autografo), ma soprattutto per l’immagine che Lorenzo offre: simpatia, cortesia, disponibilità, semplicità, il tutto sormontato su un’equitazione elegante, raffinata, concreta, vincente. Lorenzo de Luca parte come trentaduesimo su un Ensor de Litrange che giovedì sera ha saltato in modo spettacolare; è un ingresso molto buono pensando a un eventuale barrage, ma dopo di lui guardate chi segue: Delestre, Ward, Guery, Bost, Staut, Brash, Lamaze, Ehning. Un concentrato di potenza e bravura e passato e presente e futuro del salto ostacoli mondiale.
Sarà una gara fantastica. Oggi non c’è nulla al mondo come potersi gustare questo Gran Premio. State pronti, che qualunque cosa succeda sarà una grande cosa.
L’ORDINE DI PARTENZA DEL GRAN PREMIO ROLEX
http://www.chi-geneve.ch/results/startlists.aspx?event=10&competition=21