Bologna, venerdì 25 febbraio 2022 – Sofia Manzetti ha 20 anni (ne compie 21 il prossimo 13 marzo): ma nonostante la giovane età ha un progetto di vita molto ben chiaro e definito, oltre che una organizzazione altrettanto ben strutturata. E in più sta vivendo un momento davvero stimolante della sua carriera di amazzone: in questo 2022 farà parte del progetto della Young Riders Academy nel Full Program (trascorrerà quindi diversi mesi nella scuderia di un grande professionista internazionale) e inoltre è stata designata dalla Fise quale partecipante per l’Italia al prestigioso Csi a cinque stelle di Parigi “Saut Hermes” dal 18 al 20 marzo nelle gare riservate ai concorrenti Under 25.
«Partecipare al programma della Young Riders Academy è una cosa che mi rende felice, ed è anche un grande onore per me… Non vedo l’ora di iniziare!».
Sa già quale sarà la sua destinazione?
«No, non ancora, non ci hanno ancora dato il programma nel dettaglio. So che durante l’anno ci sposteremo tra Svezia, Francia e Svizzera; e poi io farò il Full Program, il programma che permette ai giovani cavalieri di trasferirsi nelle scuderie di un tecnico o di un campione importante per alcuni mesi, ma al momento non so ancora quale sarà».
Deve essere una prospettiva elettrizzante…!
«Tantissimo… Poi io sono una che va sempre alla ricerca di tutte le esperienze possibili per crescere e migliorare, quindi per me è una soddisfazione enorme essere riuscita a entrare in questo programma».
A proposito di crescita: la sua, da un punto di vista tecnico e agonistico, sembra essere continua e costante…
«Beh, dovrei dire di sì, in effetti. Io faccio solo questo nella mia vita, mi impegno al massimo, mi piace lavorare, sono una lavoratrice, ce la metto sempre tutta. Lo faccio anche per rispetto nei confronti dei miei genitori: sono loro con il loro inesauribile sostegno che mi permettono di fare tutto questo, e quindi io devo dare il massimo di me stessa sotto tutti i punti di vista».
Ecco, parliamo di questo: come è organizzata la sua vita di amazzone?
«Io sono romana ma circa cinque anni fa mi sono trasferita inizialmente a Salsomaggiore per montare con Gianluca Bormioli, poi da un paio d’anni mi sono spostata da Arnaldo Bologni e adesso ho tutti i miei cavalli da lui. Ho preso una casa vicino alla scuderia ma sto dai cavalli dalla mattina alla sera, a parte andare in palestra qualche giorno all’ora di pranzo per cercare di tenermi in forma al meglio. Vivo da sola, ma per fortuna mia mamma ogni tanto mi aiuta con tutte le cose burocratiche e amministrative… iscrizioni, passaporti… ».
Quanti sono i suoi cavalli?
«Al momento ne ho cinque che porto in gara, poi ce ne sono due che stanno recuperando dopo aver subito un leggero infortunio».
Quindi anche in prospettiva futura la sua vita sarà completamente dedicata all’attività sportiva in sella?
«Sì, mi sto impegnando al massimo proprio per questo motivo e per questo obiettivo».
Ma è stato un suo sogno da sempre oppure è un pensiero che ha cresciuto strada facendo?
«Diciamo che il mio montare a cavallo è iniziato un po’ per gioco, durante un centro estivo vicino a casa mia quando avevo 9 anni. C’erano i cavalli e io me ne sono innamorata perdutamente… Così i miei genitori mi hanno fatto prendere delle lezioni, poi mi hanno comperato un pony, ho cominciato a fare le prime garette nel Lazio, poi fuori regione, poi in giro per l’Italia… e da lì ho capito che questa sarebbe stata la mia vita».
Quindi il sostegno dei suoi genitori è stato davvero fondamentale…
«Sono genitori numero uno! Il loro sostegno è stato fondamentale e continua a esserlo. Io spero che un giorno tutto quello che loro fanno per me anche da un punto di vista economico possa essere considerato come un investimento andato a buon fine, perché vorrebbe dire averlo ripagato. Io mi impegno con tutta me stessa per questo».
Guardando il futuro della sua vita lei come si vede: nello sport, nell’insegnamento, nel commercio… ?
«Al momento penso solo allo sport e vedo solo quello. Io voglio crescere come amazzone professionista e tentare di salire nelle classifiche il più possibile. È una cosa ancora molto lontana, ci sto lavorando, la strada sarà lunga e non sarà facile: ma questo è il mio obiettivo».
A proposito di supporto e di sostegno: lei ha anche sponsor personali?
«Sì, Tharros per l’abbigliamento sia per me sia per i miei cavalli, e DeNiro Boot per gli stivali. Quella di DeNiro è una sponsorizzazione iniziata quest’anno, invece con Tharros sono ormai sette anni».
Caspita, un rapporto molto lungo quello con Tharros…
«Sì, è bellissimo avere uno sponsor da così tanto tempo: loro mi danno grande fiducia, mi sostengono sempre… ormai c’è anche un rapporto di amicizia, è una cosa che mi fa sentire bene».
Di motivi per essere felice lei ne ha diversi: adesso si profila anche la partecipazione allo Csi di Parigi…
«Sì, meraviglioso… La Fise mi ha scelto per partecipare alle gare degli Under 25. Per me è una grande gioia».
Insomma, tra la trasferta in Francia per un concorso così prestigioso come quello di Parigi e la prospettiva di prendere parte al programma della Young Riders Academy… lei è alla vigilia di momenti di massime soddisfazioni!
«Speriamo, sì. Io continuo a lavorare al massimo delle mie possibilità e non posso fare altro che sperare che tutto vada sempre per il meglio!».