Roma, 25 marzo 2020 – Il concorso ippico internazionale Piazza di Siena, appuntamento di caratura mondiale con lo Sport con sede a Villa Borghese di Roma, in programma dal 28 al 31 maggio 2020 é rinviato al 2021.
Le date della prossima edizione sono dal 26 al 30 maggio 2021, come al solito nella incantata Villa Borghese a Roma.
Riportiamo in forma integrale il comunicato stampa congiunto della Federazione Italiana Sport Equestri e il comitato organizzatore formato dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Sport e Salute Spa.
Comunicato Stampa
In considerazione della gravissima situazione determinata dall’emergenza Covid-19 e delle stringenti disposizioni per il contenimento del contagio stabilite dal governo italiano e dalla maggioranza dei Paesi esteri, la Federazione Italiana Sport Equestri – dopo aver analizzato l’attuale scenario con il Comitato Organizzatore del Concorso Ippico Internazionale Ufficiale di Roma e dunque con il CONI e Sport e Salute SpA – ha concordato l’annullamento dell’edizione 2020 del Concorso Ippico.
La dolorosa decisione è apparsa inevitabile, alla luce delle misure messe in atto dal governo per la tutela della salute pubblica e nel rispetto di un evento fatto di tradizione, cultura e storia che trova la sua essenza nella presenza del pubblico, nell’interazione sociale con la città di Roma e nel senso di ospitalità verso le persone provenienti da tutto il mondo.
L’evento programmato dal 28 al 31 maggio nello storico ovale di Villa Borghese, avrebbe rappresentato l’edizione numero 88 della storia del Concorso, certamente tra i più importanti nel panorama mondiale degli sport equestri. L’appuntamento per il 2021 è sin d’ora fissato: dal 26 al 30 maggio.
Marco Di Paola, Presidente Federazione Italiana Sport Equestri
“Abbiamo assunto una decisione responsabile e necessaria. Ci siamo confrontati con il nostro partner Sport e Salute SpA, con il CONI, nonché con Roma Capitale che ci ospita e con i principali sponsor della manifestazione e siamo stati tutti concordi nell’annullamento. Ci sentiamo vicini in questo momento di grande difficoltà a tutti i protagonisti, a livello globale e nelle differenti attività, del grande panorama degli sport equestri. Le priorità nazionali adesso sono altre. Piazza di Siena è certamente un evento sportivo di altissimo profilo nel contesto mondiale, ma anche un momento spensierato, gioviale e di aggregazione per il movimento sportivo nazionale e per il grande e affezionato pubblico dello storico concorso. Non abbiamo lo stato d’animo per iniziare la preparazione di questa meravigliosa manifestazione e preferiamo destinare le nostre energie per contribuire a fronteggiare questo grave momento. Il concorso ippico di Piazza di Siena merita il meglio e in questo momento non siamo in grado di offrirglielo. Siamo molto dispiaciuti ma riteniamo che sia la scelta giusta da fare in questo momento.”
Giovanni Malagò, Presidente CONI
“Piazza di Siena: un orgoglio per il mondo dell’equitazione, un orgoglio per il mondo dello sport. La cancellazione dell’edizione 2020 è un’altra triste notizia che si aggiunge alle tante di questi giorni e che stanno coinvolgendo a caduta l’universo sportivo, e per primi gli eventi di vertice del panorama mondiale. Incertezza e paura sono parole in questi giorni purtroppo così diffuse, ma che per definizione non appartengono a nessun atleta. A maggior ragione a nessun cavaliere e a nessun cavallo. Piazza di Siena è il palcoscenico di grandi campioni ma anche immenso patrimonio culturale ed architettonico della città di Roma. Per il concorso, così come avviene dalla fine degli Anni ’20, tutto deve essere tecnicamente perfetto ma nel pieno rispetto di quei valori che da sempre ci siamo posti come obiettivo insieme alla FISE. Lo sarà certamente ancora di più nella primavera 2021. Nell’attesa continueremo infatti a curare e a mantenere il nostro gioiello all’aria aperta per la città e perché cavalli e cavalieri campioni possano ritrovare presto quel luogo magico che aspettano per continuare a scrivere straordinarie storie di sport.”
Vito Cozzoli, Presidente Sport e Salute SpA
“Sin dai primi giorni della mia nuova sfida professionale nel mondo dello sport, ho ritrovato l’atmosfera particolare, quasi magnetica, che mi ha sempre colpito nel rapporto tra questo straordinario evento di sport, uomini e cavalli e la città che lo ospita, riflettendone l’importanza dal punto di vista dell’impegno agonistico e della magnificenze di Piazza di Siena. Questo rapporto mi ha incuriosito prima e affascinato poi, rafforzando la responsabilità che tutti noi di Sport e Salute SpA ci siamo assunti nel costruire un modello di evento che da un lato esalta la competizione all’interno di un gioiello architettonico qual è Villa Borghese, dall’altro contribuisce a favorire uno degli scopi principali del confronto sportivo: l’occasione di incontro tra persone, la valorizzazione dei nostri beni culturali, l’evento a disposizione di chiunque voglia goderne. E’ per questo che il dispiacere per la cancellazione del concorso di Piazza di Siena è fortissimo, tanto quanto lo è, però, la voglia di rimboccarsi le maniche ed iniziare a lavorare già da ora per progettarne uno, se possibile, ancora più bello, mantenendo saldo il rapporto con la città e le sue istituzioni di riferimento.”
Diego Nepi Molineris, Event Director
“L’annullamento del concorso di Piazza di Siena, purtroppo inevitabile, non rappresenta soltanto la rinuncia ad uno straordinario evento sportivo, ma cancella quell’opportunità di incontro, cultura e socializzazione nel magnifico affresco di Villa Borghese che l’evento stesso ha contribuito a creare nelle ultime edizioni. In un momento in cui vengono a mancare i punti di riferimento tradizionali, noi sappiamo che questa rinuncia dolorosa non ci priverà di un nuovo incontro a Piazza di Siena per fare sport. Lo sport di tutti i giorni e il grande sport equestre al quale ora siamo responsabilmente costretti a rinunciare. Però, questa è la mia certezza, tutti noi sapremo specchiarci, presto e nuovamente, nella bellezza di Villa Borghese e nella sua dimensione di elegante accoglienza verso i romani e i cittadini del mondo.”