Bologna, lunedì 4 settembre 2023 – Le Cinque Giornate di Milano: nel 1848 sono state determinanti per la storia d’Italia, nel 2023 – molto più lievemente e leggermente rispetto a quelle… ! – lo sono state altrettanto per la storia del salto ostacoli internazionale (e comunque sempre gli austriaci ci sono di mezzo… !).
Per carità, non mischiamo il sacro con il profano: però il Campionato d’Europa andato in scena a Milano da mercoledì 30 agosto fino a ieri ha veramente piantato un paletto lungo il percorso della storia sportiva del salto ostacoli mondiale. La Svezia ha centrato un traguardo epocale vincendo la medaglia d’oro nel terzo campionato internazionale consecutivo (Olimpiadi 2021, Campionato del Mondo 2022, Campionato d’Europa 2023), stabilendo così un’impresa seconda solo a quella impressionante della Germania vincitrice di cinque medaglie d’oro consecutive dal 1996 al 2000. L’Austria ha conquistato la sua prima medaglia in un Campionato d’Europa e in assoluto la sua seconda di sempre in un campionato internazionale dopo l’argento alle Olimpiadi del 1992. Ma soprattutto un fuoriclasse del calibro di Steve Guerdat (tre volte vincitore della finale della Coppa del Mondo, oro individuale alle Olimpiadi del 2012, bronzo individuale nel Campionato del Mondo 2018) ha vinto la sua prima medaglia individuale in un Campionato d’Europa: e per giunta quella d’oro!
Oggi tutto il mondo dello sport equestre è incantato dalla bellezza che Steve Guerdat (41 anni) e Dynamix de Belheme (10) hanno dispensato a piene mani durante le… cinque giornate di Milano. Niente di nuovo per quanto concerne il cavaliere: sono anni ormai che il fuoriclasse elvetico ci delizia con la sua equitazione elegante, sensibile ed efficace… Se invece del valore di Dynamix sono sempre stati consapevoli gli addetti ai lavori, ebbene… da ieri chiunque se ne è potuto rendere conto, tale è stata l’abbacinante luminosità della prestazione di questa formidabile cavalla.
Il primo in assoluto a capire che Dynamix era decisamente un soggetto fuori dalla norma è stato il suo allevatore, il francese Frédéric Aimez: a tre anni Dynamix saltava in libertà con una facilità e una souplesse impressionanti, proprio le stesse caratteristiche che la contraddistinguono oggi. Consapevole del fatto che ben presto un gioiello del genere avrebbe inevitabilmente lasciato il suo allevamento, Aimez l’ha resa mamma in embryo transfer diverse volte (con Zirocco Blue, Querlybet Hero e Padock du Plessis) così da assicurarsi in casa il suo patrimonio genetico.
Dopo aver partecipato alle prime gare nel circuito dei cavalli di 5 anni montata da Luc Demarcy, Dynamix ha reso evidente a tutto il mondo del salto ostacoli il proprio valore. Così nel 2018 a 5 anni viene acquistata dall’argentino Juan Ramos in società con lo svizzero Kevin Melliger (figlio dell’indimenticabile campione elvetico Willi Melliger, prematuramente scomparso proprio nel 2018) su segnalazione di Antoine Charlot. Alla fine della stagione 2018 Steve Guerdat vede Dynamix saltare a Oliva, in Spagna: e ne rimane ovviamente colpito. Tanto da fare in modo di acquistarla con il supporto di alcuni suoi proprietari: si forma così il binomio.
Nonostante la indubbia qualità della cavalla e la eccezionale bravura del cavaliere, ci vuole un po’ di tempo prima che le cose tra Steve e Dynamix funzionino al meglio. La scintilla – per così dire – scatta nel momento in cui Guerdat si rende conto che la sua nuova compagna nel lavoro a casa ha bisogno di… divertirsi: o meglio, di non annoiarsi nella ripetizione costante e continua dello stesso tipo di lavoro nello stesso ambiente. Del resto Steve Guerdat è un grande amante della dimensione naturale della vita dei cavalli: per questo a casa li monta sull’erba, li lascia in paddock per la maggior parte del tempo possibile, esce in passeggiata praticamente sempre, usa di frequente ostacoli naturali, i box della sua scuderia hanno ampi finestroni che si affacciano all’esterno. Dynamix ha bisogno di motivi di attenzione e di… divertimento continui: poi in campo ostacoli offre sempre il meglio di sé e tanto più difficile è l’impegno quanto migliore sembra destinata a essere la sua prestazione.
La comprensione del fatto che questa è la dimensione di vita sportiva ideale per Dynamix è stata probabilmente la chiave che ha fatto scattare l’intesa perfetta tra Steve e la sua compagna. La stagione dei 9 anni della cavalla è quella della definitiva affermazione ad alto livello: con il 7° posto nel Gran Premio dello Csi a quattro stelle di Milano (una utilissima prova in vista del Campionato d’Europa), il 3° posto in Coppa delle Nazioni a Dublino con un magnifico doppio zero e in chiusura d’anno il 2° posto nel Gran Premio di Coppa del Mondo di Stoccarda. Steve Guerdat non aveva alcun dubbio nemmeno prima: ma adesso è certo di poter contare su una fuoriclasse destinata a grandi imprese.
E le grandi imprese arrivano in questo 2023. Prima il 4° posto nel Gran Premio Rolex dello Csi a cinque stelle di ‘S-Hertogenbosch in marzo con due percorsi netti stupendi. Poi il Gran Premio Rolex dello Csio di Aquisgrana in luglio: una prima manche di abbagliante bellezza, un capolavoro supremo, il più difficile percorso del più difficile e importante Gran Premio del mondo saltato con una facilità, una morbidezza, un’eleganza e una coordinazione tra cavalla e cavaliere semplicemente impressionanti; quindi una seconda manche in cui Dynamix rimane sorpresa e un po’ impressionata da un ostacolo per lei del tutto nuovo, saltato dopo aver tentato un rifiuto scongiurato dall’energico intervento di Guerdat (quindi un errore più tempo alla fine), per poi terminare senza toccare una sola barriera: classifica compromessa, ma senza quell’esitazione ci sarebbe stato il barrage e chissà… Ma non importa: quella prima manche a zero rimarrà per sempre una delle cose più belle mai viste in un campo ostacoli. Poi, dopo Aquisgrana, la vittoria della Coppa delle Nazioni dello Csio a cinque stelle di Falsterbo ancora una volta a zero penalità in due percorsi. E infine il trionfo nel Campionato d’Europa a Milano!
Frédéric Aimez ha avuto ragione dunque nell’unire la potenza fisica di Calvaro alle qualità che oggi tutti riconosciamo a Cornet Obolensky come stallone. Dynamix de Belheme – registrata ovviamente Selle Français – è infatti figlia di Snaike de Blondel, stallone Sf nato nel 2006 per l’appunto da Calvaro x Vondeen, e di Soudaine du Montet, Sf nata nel 2006 da Cornet Obolensky x Arpege Pierreville. Tutti questi suoi ascendenti sono stati campioni di prima grandezza in campo ostacoli: Calvaro con l’olandese Jos Lansink e con il britannico John Whitaker, Vondeen con i francesi Roger-Yves Bost e Jean Marc Nicolas, Cornet Obolensky con il tedesco Marco Kutscher, Arpege Pierreville con il francese Julien Epaillard (medaglia di bronzo a Milano ieri!).
Dynamix de Belheme è probabilmente il concentrato completo e la sintesi perfetta delle migliori caratteristiche tipiche di questi grandi stalloni e magnifici campioni: forza, agilità, leggerezza, potenza, intelligenza, capacità di ‘sentire’ la gara e il grande evento. Cosa chiedere di più a un cavallo e a un compagno di sport? Se tutto questo poi viene gestito da un uomo di cavalli e da un cavaliere del calibro di Steve Guerdat è inevitabile che il risultato sia semplicemente eccezionale.
Ieri a Milano abbiamo assistito a un grande spettacolo. Ma forse perfino a qualcosa di più: forse tra quattro o cinque anni potremo dirci consapevoli di essere stati testimoni dei successi di uno dei più grandi binomi della storia del salto ostacoli mondiale.