Bologna, venerdì 7 febbraio 2025 – La notizia in sé è clamorosa, ma che qualcosa del genere prima o poi sarebbe accaduto era abbastanza verosimile. Il fatto è questo: Steve Guerdat e Martin Fuchs hanno deciso di boicottare il nuovo circuito di Coppa delle Nazioni lanciato lo scorso anno dalla Fei e denominato Longines League of Nations (LLN). I due fuoriclasse elvetici non faranno dunque parte della squadra svizzera di Coppa delle Nazioni nei quattro Csio (più la finale di Barcellona) che compongono il calendario 2025 della LLN.
In un certo senso il paradosso sta nel fatto che entrambi sono sempre stati accesi sostenitori del ‘formato’ Coppa delle Nazioni in occasione di tutte le discussioni in cui da più parti si è sostenuto che la Fei non lo tutelasse a sufficienza, ma la realtà è che tale boicottaggio è stato da loro deciso proprio per sostenere in modo plateale lo spirito della gara.
Sia Martin Fuchs sia Steve Guerdat pur non dichiarandolo esplicitamente hanno messo il dito nella piaga, ciò che anche su queste pagine da sempre si sostiene: come può il circuito di Coppa delle Nazioni della Fei (attenzione: la Fei non è un’organizzazione privata, è la madre di tutto lo sport equestre internazionale, indistintamente e trasversalmente) tanto propagandato dalla stessa Fei come la sfida ultima, l’evento di ispirazione per i giovani, il livello più alto della competizione tra nazioni… come può un circuito del genere comprendere solo quattro tappe in luoghi come Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), Ocala (Stati Uniti) e St. Tropez (Rotterdam invece ha il suo senso) del tutto marginali in termini di pubblico, attenzione mediatica e tradizione rispetto al grande salto ostacoli internazionale? Come può un circuito del genere non comprendere i veri più importanti Csio del mondo che all’eccellenza assoluta da un punto di vista tecnico e organizzativo collegano una tradizione storica favolosa come Aquisgrana, Roma, Dublino, Calgary, La Baule, Bruxelles, Hickstead? Come può un circuito del genere prendere avvio in febbraio negli Emirati (la prossima settimana), quando tutto il salto ostacoli di massimo livello è ancora impegnato nelle battute finali del circuito indoor di Coppa del Mondo?
A tutto questo aggiungiamo che originariamente una delle quattro tappe della LLN era prevista a San Gallo, lo Csio della Svizzera, e che l’anno scorso a causa del maltempo la gara non è stata disputata: e la Fei ha autoritativamente preso la decisione di spostare per il 2025 tale tappa a St. Tropez senza nemmeno discutere in via preventiva della cosa né con la federazione elvetica né con il comitato organizzatore del concorso… facendo andare entrambi ovviamente su tutte le furie.
Il problema alla radice è uno solo: la LLN è sponsorizzata da Longines, partner principale della Fei in virtù di un contratto decennale (che comprende anche la Coppa del Mondo e la computer list di salto ostacoli), mentre molti dei veri grandi Csio sono sponsorizzati da Rolex per il Gran Premio e da altri sponsor per la Coppa delle Nazioni (Mercedes ad Aquisgrana, Intesa San Paolo a Roma, etc etc.). Ma sostenere che dal momento che sia Fuchs sia Guerdat sono testimonial di Rolex la loro sia una azione in favore del loro sponsor vorrebbe dire prima di tutto non conoscere a fondo i due soggetti, e in secondo luogo non voler vedere il vero cuore del problema: che è quello per cui la politica della Fei ha diviso (anziché unire) la scena del salto ostacoli internazionale in due parti… Il che è quanto meno sconcertante se si tiene conto del fatto – lo si ripete per l’ennesima volta perché è il nocciolo della questione – che la Fei non è un’azienda privata, bensì l’istituzione pubblica sovranazionale che deve (dovrebbe) gestire, promuovere e sostenere lo sport equestre tutto.
Nel comunicato diffuso da Swiss Equestrian (la federazione elvetica dello sport equestre) dice Martin Fuchs: “Le Coppe delle Nazioni sono molto importanti per me. Quello che critico è il fatto che i concorsi migliori e di più grande tradizione che hanno scritto la storia del nostro sport non sono inclusi nel calendario della LLN, che invece sostiene concorsi che a mio modo di vedere riscuotono poca considerazione e altrettanto scarso interesse da parte del pubblico. Personalmente sarò sempre disponibile per la mia squadra in tutte le altre Coppe delle Nazioni, sperando in una stagione di grandi successi”.
Dice Steve Guerdat: “E’ sempre un grande onore per me rappresentare la Svizzera in una Coppa delle Nazioni. Mi schiero inoltre al cento per cento con Swiss Equestrian. L’atmosfera che c’è durante la Coppa delle Nazioni a San Gallo, per esempio, o in altri concorsi di grande tradizione in Paesi forti dal punto di vista dello sport equestre è assolutamente incomparabile. Ci sono concorsi fantastici e di un’atmosfera meravigliosa in tutto il mondo. E’ esattamente quell’atmosfera che manca in quei concorsi che sono organizzati più per un pubblico selezionato che per amanti dello sport equestre e dei cavalli… Non riesco a capire la strategia della Fei messa in campo con i concorsi della Longines League of Nations”.
Steve Guerdat e Martin Fuchs l’hanno messa giù dura. Se non altro la loro è una voce sicuramente più efficace e sonora di quella perfino degli organi di informazione del settore: in Francia, in Svizzera, in Belgio molti giornali (noi in Italia) e molti giornalisti hanno apertamente criticato la deriva che ha preso questo scenario. Ma se la protesta si leva dal lato cavalieri è certamente più efficace…