Bologna, 14 aprile 2018 – Susanna Cottica è una giornalista appassionata e brava. Ama lo sport ma soprattutto ama i cavalli: il suo amore in tal senso lo ha eloquentemente dimostrato in vari momenti della sua carriera impegnandosi in attività di comunicazione e non solo. Ieri sera durante la conferenza stampa alla Accorhotels Arena di Parigi, al termine della seconda prova della finale della Coppa del Mondo, è stata lei a sollevare un argomento grave e delicato e importante come quello dell’uso delle stinchiere posteriori. E lo ha fatto prendendo spunto da una situazione di una evidenza massima: il percorso di Carlos Lopez con Admara. Il cavallo – ex di Emanuele Gaudiano – ha saltato in modo tale da non poter lasciare dubbi al proposito: è stato perfino fastidioso vederlo superare gli ostacoli in quel modo innaturale ed esasperato. L’intervento di Susanna Cottica (Susi per tutti noi amici e colleghi) ha creato un iniziale imbarazzo soprattutto perché in quel momento l’argomento erano le prestazioni meravigliose dei grandi protagonisti della serata, Elizabeth Madden su tutti ovviamente, ma poi ha riscosso l’apprezzamento di tutti i giornalisti presenti. Inducendo perfino John Roche – responsabile Fei per la Coppa del Mondo – a prendere in mano il microfono (lui non era al tavolo dei relatori) e puntualizzare che il divieto di utilizzo delle stinchiere posteriori è stato già deciso a partire dall’1 gennaio 2021. Aggiungendo poi: “A proposito di quello che abbiamo visto questa sera, lo possiamo considerare completamente esagerato e dunque prenderemo le misure necessarie circa il cavaliere in questione”.
Le stinchiere posteriori (sorta di stivaletti) sono nate come sistema di protezione, una specie di ‘allargamento’ verso l’alto delle paranocche e comunque simili a quelle anteriori. Ma se utilizzate in modo esasperato, scorretto e soprattutto… subdolo rappresentano a tutti gli effetti una sorta di doping meccanico sul cavallo costretto a indossarle. L’argomento è entrato in discussione in Fei già da tempo nell’ambito dei provvedimenti presi a tutela del benessere del cavallo e della correttezza dello sport. La decisione di vietarle definitivamente ne dimostra la scorrettezza, l’irregolarità e soprattutto la contrarietà ai principi dell’etica sportiva forse più ancora di quelli del benessere del cavallo. Anzi, per la precisione il piano per la regolamentazione dell’uso delle stinchiere posteriori prevede che saranno ammesse solo quelle chiaramente utilizzate a scopo di protezione secondo quanto stabilito dal manuale degli steward Fei di salto ostacoli. Ma perché dal 2021? La nuova normativa entrerà in vigore secondo scadenze differenziate: dall’1 gennaio 2019 per i concorrenti pony, children, amatori e veterani; dall’1 gennaio 2020 per juniores, young rider e under 25; dall’1 gennaio 2021 per tutte le categorie di concorrenti indistintamente. Perché questa cadenza? Perché fino al 2020 sono in corso le qualifiche per le Olimpiadi di Tokyo: la spiegazione addotta dalla Fei è infatti quella di non voler modificare le condizioni dello sport durante il ciclo olimpico, visto che la prima tappa di qualificazione per Tokyo 2020 è quella del prossimo settembre a Tryon con i World Equestrian Games. Tale giustificazione ha sollevato un dibattito molto acceso tra le federazioni nazionali in occasione della ultima assemblea generale della Fei: alcune si sono dichiarate favorevoli al divieto immediato, altre invece favorevoli al divieto… diluito. Rimane il fatto che la cadenza sarà quella sopradetta.