Stoccarda, 19 novembre 2017 – Un formidabile Steve Guerdat in sella a Hannah ha vinto oggi pomeriggio il Gran Premio di Coppa del Mondo di Stoccarda, battendo di sei decimi di secondo in barrage un Philip Weishaupt che alla lettura del responso cronometrico del campione elvetico non voleva credere ai suoi occhi… Il tedesco infatti era stato in precedenza protagonista su Asathir di una prestazione davvero superlativa che sembrava metterlo al riparo da qualunque rischio: ma nello sport non bisogna mai cantare vittoria prima che la fine non sia davvero la fine.
Un principio che si potrebbe per certi versi applicare anche alla prova di Emilio Bicocchi su Ares: i percorsi iniziano al primo ostacolo e terminano dopo l’ultimo… quindi l’unico risultato che conta è quello che si ottiene dopo aver tagliato la linea di arrivo. Ma per una volta bisogna fare un’eccezione a questo principio peraltro incontrovertibile. Emilio Bicocchi infatti fino al penultimo ostacolo del barrage ha fatto una gara di una bellezza sublime. Intanto è stato il primo dei quaranta concorrenti a chiudere il percorso base senza errori: poi lo avrebbero emulato in quindici. Dunque primo a partire in barrage. E se si parte per primi in un barrage in cui poi entreranno in campo i nomi che potete leggere nella classifica della gara – e per giunta con un cavallo come Ares – cosa si potrà mai fare? Certamente non puntare alla vittoria… Infatti Emilio Bicocchi ha molto giudiziosamente deciso di fare un percorso veloce ma non esasperato: e gli è venuta una cosa bellissima… Emilio Bicocchi – lo abbiamo già detto – è come il Sassicaia che precede il nome del suo cavallo: invecchiando migliora. Oggi Bicocchi monta come probabilmente mai in precedenza nella sua carriera: maturità, esperienza, bravura, capacità di ‘capire’ le situazioni sono qualità che con il tempo in un cavaliere ancora giovane (nato nel 1976) si sono affinate divenendo davvero mirabili. Guardare Emilio Bicocchi montare a cavallo oggi è stato semplicemente un piacere. Fino al penultimo ostacolo del suo barrage il risultato andava di pari passo con il livello della prestazione. Poi c’è stato il penultimo ostacolo: una gabbia largo-dritto a un tempo alla quale si arrivava facendo una specie di inversione a sinistra. Quello è stato l’unico punto del tracciato in cui Emilio Bicocchi ha osato un po’ di più: ma la girata non è venuta benissimo, il cavallo gli si è contratto un po’ troppo e così sono venuti gli errori sia in entrata sia in uscita. Il nostro cavaliere all’uscita del campo di gara non aveva l’espressione soddisfatta, ovviamente… e giustamente: il risultato che conta è infatti quello stabilito dopo aver tagliato la linea di traguardo, quindi 8 penalità e alla fine 15° posto. Ma quelle due barriere non hanno tuttavia il potere di cancellare la bellezza che le ha precedute: questo va detto.
Alberto Zorzi dal canto suo ha dimostrato una volta di più che razza di cavaliere sia… Contanga non è una cavalla giovane (13 anni), ha fatto gare importanti nella sua vita sotto la sella del tedesco André Thieme con alcuni eccellenti risultati, poi è stata acquistata da Athina Onassis con la quale nel 2016 ha preso parte a non molti concorsi. Cavalla di mezzi ma macchinosa, che va pilotata con autorevolezza e certezza. Qualità che scaturiscono proprio da ciò che Alberto Zorzi oggi è: autorevole e certo. Guardarlo in percorso fa proprio questo effetto: sicurezza circa l’esito della prestazione. Oggi doppio zero: 11° posto perché la velocità e la chiusura delle traiettorie non sono proprio le caratteristiche migliori della cavalla, ma è entusiasmante seguire Zorzi nel suo interpretare così tanti cavalli diversi ottenendo sempre il ‘solito’ risultato: zero, ovviamente.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
http://www.longinestiming.com/#!/equestrian/2017/1426/html/en/longinestiming/resultlist_09.html
LA CLASSIFICA DEL GIRONE DELL’EUROPA OCCIDENTALE
http://results.hippodata.de/2017/1426/docs/fei_world_cup_jumping_wel_after_stuttgart_2017.pdf