Stoccarda, domenica 17 novembre 2019 – Si può gioire per un 13° posto come se fosse una vittoria? Sì, si può. Si può se la prestazione che ha generato quel 13° posto è pari a quella che oggi hanno portato a termine Paolo Paini e Ottava Meraviglia di Ca’ San Giorgio nel Gran Premio di Coppa del Mondo a Stoccarda (Germania). Perché si sa come vanno le cose nel nostro sport: risultato e prestazione non sempre corrispondono con esattezza. Oggi una prestazione semplicemente incantevole del binomio azzurro ha prodotto un risultato non proporzionato. Paolo Paini e Ottava hanno perduto il barrage solo per una infrazione sul tempo massimo: certo, si tratta pur sempre di un difetto – per quanto minimo – dal punto di vista agonistico, ma rimane il fatto che il percorso base del nostro cavaliere e della sua cavalla è stato semplicemente stupendo. Un capolavoro di precisione, regolarità, certezza. Ciò che colpisce più di tutto è la costanza e la continuità delle prestazioni di Ottava: la quale qui a Stoccarda ha conservato la bellezza e l’efficacia già esibite a Verona la scorsa settimana e nei concorsi immediatamente precedenti… fino a risalire a gennaio! Oggi purtroppo la misurazione del tracciato del percorso base non ha lasciato alcun margine di comodità ai concorrenti, e in effetti a questi livelli di competitività è anche giusto che sia così: inoltre si sa che Ottava non è certo una velocista, lei ha il suo ritmo e la sua cadenza alterando i quali scombinerebbe un equilibrio che è veramente perfetto e che oggi le consente di superare senza errori qualunque tipo di difficoltà in qualunque percorso di qualunque concorso, montata magnificamente bene dal suo cavaliere con il quale costituisce davvero un tutt’uno. Certo è che se fosse andato in barrage Paolo Paini avrebbe potuto ambire senza alcun dubbio come minimo alla quinta posizione, cioè quella dello zero meno veloce, e forse anche a qualcosa in più correndo qualche rischio… In barrage infatti ci sono andati in undici e solo quattro hanno chiuso senza errori, mantenendo un ritmo molto intenso: il belga Pieter Devos su Apart ha vinto la gara per il secondo anno consecutivo, questa volta superando uno Steve Guerdat che su Venard de Cerisy era sembrato imbattibile (anche se poi due concorrenti tra quelli con 4 penalità sono stati più veloci, cioè Philipp Weishaupt su Che Fantastica ed Eduardo Alvarez Aznar su Rockfeller de Pleville) e dando vita a uno spettacolo magnifico davvero. Anche Lorenzo de Luca con Don Flamenco van de Kranenburg è stato autore di una bella gara, compromessa da un errore sull’ostacolo numero due in percorso base: è comunque molto interessante seguire il campione azzurro nel cammino che sta compiendo in sella ai due ‘nuovi’ Dinky Toy e Don Flamenco, i quali sono attesi da un 2020 pieno di aspettative.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO DI COPPA DEL MONDO
https://www.longinestiming.com/equestrian/2019/stuttgart-german-masters-stuttgart/resultlist_09.html
LA CLASSIFICA DEL GIRONE DELL’EUROPA OCCIDENTALE
https://results.hippodata.de/2019/1739/docs/longines_fei_world_cup_wel_2019_2020_standings_after_stuttgart.pdf