Bologna, venerdì 11 ottobre 2019 – La mancata qualifica della squadra azzurra alle Olimpiadi di Tokyo 2020 vuol dire che l’Italia del salto ostacoli sarà del tutto assente ai Giochi giapponesi? No, naturalmente: c’è la possibilità di una presenza individuale, proprio come è accaduto altre volte in passato (l’ultima a Rio 2016 con in campo Emanuele Gaudiano su Caspar). Esiste al proposito una graduatoria che la Fei riferisce a ciascun gruppo geografico tra quelli in cui è diviso il mondo: quello di cui fa parte l’Italia è il Gruppo B. Alla fine dell’anno – esattamente il 31 dicembre – i primi due binomi nella classifica riferita al Gruppo B (si considerano i primi due di nazionalità diversa, però: cioè non potranno essere due della stessa nazione) daranno alla propria federazione la qualifica individuale. Questo è un aspetto del regolamento molto importante da tenere in conto: se al 31 dicembre al primo posto della classifica c’è Giovanni non vuol dire che sarà certamente Giovanni a partecipare alle Olimpiadi; vuol dire invece che la federazione di appartenenza di Giovanni grazie a Giovanni ha conquistato un posto individuale, e starà poi alla federazione di appartenenza di Giovanni decidere chi scenderà effettivamente in campo nella gara olimpica: potrà essere Giovanni o un altro cavaliere di quelli appartenenti alla federazione di Giovanni. Il motivo di ciò è ovvio ed evidente: non è detto che a distanza di sette mesi la situazione di forma di un binomio sia identica a quella del 31 dicembre… (ma potrebbe anche essere che vi sia un binomio che offra maggiori garanzie in assoluto per un impegno di livello olimpico… o che il tal cavallo non sia più disponibile… insomma, i motivi possono essere di svariata natura). Nel momento in cui l’Olimpiade sarà effettivamente alle porte la federazione indicherà dunque il nome del cavaliere che affronterà la trasferta olimpica.
Veniamo al nostro caso. In questo momento nella graduatoria del Gruppo B abbiamo Emanuele Gaudiano su Chalou al 2° posto, Emilio Bicocchi su Evita al 3°, Giulia Martinengo Marquet su Elzas al 4°; in testa c’è lo spagnolo Eduardo Alvarez Aznar su Rokfeller de Pleville (che è anche 5° con Seringat), mentre al 6° posto la portoghese Luciana Diniz su Vertigo du Desert. Dietro la Diniz in sequenza ci sono Paolo Paini su Ottava Meraviglia, Luca Marziani su Tokyo du Soleil, Massimo Grossato su Lazzaro delle Schiave, Alberto Zorzi su Danique… poi via via tutti gli altri. Mancata la qualifica olimpica della squadra azzurra, è ovvio che adesso tutte le nostre aspettative vanno verso la presenza almeno individuale dell’Italia a Tokyo 2020.
A questo proposito il selezionatore azzurro Duccio Bartalucci scrive in una nota che ha inviato oggi a tutti i cavalieri italiani di prima fascia (Antonio Alfonso, Emilio Bicocchi, Filippo Marco Bologni, Piergiorgio Bucci, Emanuele Camilli, Bruno Chimirri, Michael Cristofoletti, Lorenzo De Luca, Juan Carlos Garcia, Antonio Garofalo, Emanuele Gaudiano, Gianni Govoni, Massimo Grossato, Giulia Martinengo Marquet, Luca Marziani, Luca Maria Moneta, Paolo Paini, Riccardo Pisani, Roberto Turchetto, Lucia Vizzini, Alberto Zorzi): “Vi vorrei ringraziare in primo luogo per come avete combattuto per cercare di portare la squadra dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo. Ci abbiamo provato e creduto fino alla fine. Purtroppo un’Irlanda immensa ci ha negato questa soddisfazione, ma mi sento di dirVi che siete usciti a testa alta da ogni campo di gara. Non posso rimproverarVi nulla, avete messo il massimo impegno, concentrazione, abnegazione, che sono stati apprezzati dalla Federazione e soprattutto da tutti i Vostri tifosi”.
Poi Bartalucci entra nel vivo del discorso olimpico: “Vi stimo tutti, professionisti e cavalieri che hanno a cuore le sorti sportive del proprio Paese. Per questo motivo intenderei dare priorità di accesso alle gare di nostra pertinenza e di qualifica per le Olimpiadi ai primi tre binomi italiani della ranking. Ciò comporta che fino alla data di chiusura della classifica Ranking, diventa prioritaria l’assegnazione dei posti di partecipazione alle prossime tappe del Circuito di Coppa del Mondo”.
Prosegue poi Bartalucci: “La qualifica olimpica è attribuita, in base ai Regolamenti FEI e in linea a quanto previsto per la squadra, alla Federazione che l’assegnerà al binomio che riterrà – alla vigilia delle iscrizioni – più in forma e adatto per ottenere il miglior risultato alle Olimpiadi. Sono consapevole che da una parte ci sono binomi che hanno investito e dovranno continuare a sacrificare la propria programmazione per raggiungere il risultato della qualificazione olimpica individuale e dall’altra binomi che si sono sacrificati per seguire la programmazione federale rinunciando a Gran Premi e gare ranking per sostenere la qualifica della squadra. Però è evidente che l’interesse di tutti sarà quello di presentare alle Olimpiadi il binomio che offrirà maggiori garanzie per ottenere il miglior risultato. Questa è l’indicazione che viene assunta dalla Federazione e che Vi trasmetto per procedere con la massima chiarezza e trasparenza. La Federazione, inoltre, garantisce un premio di 30 mila euro per il binomio che porterà all’Italia la qualifica olimpica individuale”.
La Fise, in un comunicato stampa diffuso oggi, scrive al proposito: “A qualifica ottenuta, e per la precisione all’inizio della stagione 2020, la Federazione diramerà una lista di binomi considerati Probabili Olimpici (P.O.), di cui farà parte di diritto il binomio che ha ottenuto la qualifica olimpica. I P.O. dovranno seguire un programma stagionale che si andrà a concordare con ciascuno di loro. La Federazione ha, quindi, chiesto in via primaria ai cavalieri Gaudiano, Bicocchi, Martinengo Marquet e in via subordinata, ai successivi in classifica che subentrerebbero nel seguente ordine Paini, Marziani, Grossato e Zorzi di condividere e comunicare entro martedì 15 ottobre p.v., la loro adesione a questo programma con le condizioni esplicitate. Il Selezionatore della nazionale indirà a breve una riunione che si terrà in occasione di Jumping Verona, tappa italiana di FEI World Cup, durante la quale incontrerà tutti i cavalieri destinatari della sua comunicazione”.
Insomma: anche se lo abbiamo dovuto necessariamente ridimensionare… il sogno olimpico in qualche modo rimane ancora vivo. Speriamo di avere a Tokyo almeno un nostro cavaliere per il quale fare il tifo!
LA GRADUATORIA INDIVIDUALE PER IL GRUPPO B
https://data.fei.org/Ranking/Search.aspx?rankingCode=S_OG_B