Bologna, 5 dicembre 2017 – Il momento sarà sabato sera, 9 dicembre, quando alle 20.30 comincerà a Ginevra la finale mondiale della Top 10 Rolex Ijrc. I migliori dieci cavalieri del mondo si sfideranno per il successo finale, quello che suggellerà una intera stagione agonistica. Dieci cavalieri che arrivano a questo appuntamento dopo aver raccolto i punti mondiali gara dopo gara, concorso dopo concorso, vittoria dopo vittoria: fino a diventare i migliori, i più forti, quelli che capeggiano una graduatoria composta da oltre tremila nomi. Tremila: e loro sono i primi dieci.
Su questi dieci la statistica ci propone due situazioni epocali, rispetto alla storia della prestigiosa competizione firmata da Rolex e dal Club internazionale dei cavalieri (Ijrc). La prima: per la prima volta non ci saranno cavalieri tedeschi, nemmeno uno. La seconda, molto più significativa ed emozionante: per la prima volta ci sarà un cavaliere italiano. E sarà il nostro formidabile, bellissimo, sorridente, entusiasmante… ma soprattutto bravissimo Lorenzo De Luca. Lui. Numero quattro del mondo. Lorenzo De Luca per l’Italia. Un fatto storico, nella storia del salto ostacoli internazionale.
Gli avversari di Lorenzo De Luca sono portentosi. Il numero uno del mondo: lo statunitense Kent Farrington, che in quanto numero uno si presenta con eloquenza, oltre ad aver già vinto la gara nel 2015. Il numero due, che però ha già annunciato la sua assenza: lo statunitense McLain Ward, il vincitore della finale della Coppa del Mondo 2017. Il numero tre: il francese Kevin Staut, campione olimpico a squadre 2016. Il numero cinque: l’olandese Maikel van der Vleuten, il vincitore del GP di Coppa del Mondo a Verona e protagonista di una stagione favolosa. Il numero sei: l’olandese Harrie Smolders, nel 2017 vincitore del Global Champions Tour e medaglia d’argento individuale nel Campionato d’Europa. Il numero sette: lo svedese Peder Fredricson, argento individuale alle Olimpiadi di Rio 2016 e quest’anno campione d’Europa individuale e argento a squadre. Il numero otto: il canadese Eric Lamaze, campione olimpico a Pechino 2008 e lo scorso anno spettacolare trionfatore nella Top 10. Il numero nove: il britannico Scott Brash, l’unico cavaliere al mondo capace di conquistare il Rolex Grand Slam of Showjumping, cioè la vittoria consecutiva dei Gran Premi di Ginevra, Aquisgrana e Calgary, oltre ad aver già vinto la Top 10 nel 2014. Il numero dieci: il belga Gregory Wathelet, vincitore quest’anno del GP più importante del mondo, quello di Aquisgrana. Il numero undici, che compensa l’assenza di Ward: lo svizzero Steve Guerdat, l’idolo delle folle elvetiche, vincitore due volte della finale della Coppa del Mondo e della Top 10 nel 2010. Ecco dunque il campo dei partenti. Il vertice massimo.
Leggendo i nomi dei primi dieci salta all’occhio un altro aspetto abbastanza infrequente: non c’è nemmeno un’amazzone. Circostanza verificatasi solo nel 2001 e nel 2013. Altrimenti il gentil sesso è sempre stato presente: e con calibri del tipo di Leslie Burr, Malin Baryard Johnsson, Elizabeth Patton Madden, Jessica Chesney Kuerten (trionfatrice nel 2007), Meredith Michaels Beerbaum (vincitrice nel 2004 e nel 2006), Edwina Alexander Tops, Penelope Leprevost.
Tra i vincitori, tre sono riusciti a conquistare il successo due volte: oltre alla già citata Meredith Michaels Beerbaum (sempre su Shutterfly), anche Ludger Beerbaum nel 2001 e nel 2002 rispettivamente su Goldfever e su Galddys S, e Rodrigo Pessoa nel 2003 e 2005 in sella a Baloubet du Rouet.
La statistica si arricchirà sabato sera di altri elementi di certo interessanti. Ma per noi uno è già assodato: la nostra bandiera tricolore sarà presente per la prima volta nella finalissima mondiale. Grazie a Lorenzo De Luca.
L’ALBO DORO DELLA TOP 10 ROLEX IJRC
https://www.chi-geneve.ch/fr/Programme/Finale-du-Top-10-Rolex-IJRC.html