Bologna, 16 febbraio 2018 – Aveva 48 anni, Rod Kohler. Un’età in cui non si dovrebbe morire: eppure accade. A lui è accaduto. Questo maledetto cancro riesce a lasciarci sempre attoniti e sgomenti… E che sia accaduto a lui è quasi una sorta di macabra beffa del destino, perché Rod era la personificazione della vitalità, dell’energia, del dinamismo, dell’intraprendenza… Quante volte durante i più importanti concorsi internazionali del mondo si faceva tardi bevendo sempre un ultimo bicchiere, facendo sempre un’ultima chiacchierata… eppure l’indomani mattina – cioè poche ore più tardi – lui era già al lavoro, elegante come sempre, disponibile come sempre, attivo come sempre. Rod Kohler era la perfetta esemplificazione dell’uomo che lavora nel mondo della sponsorizzazione, delle pubbliche relazioni, delle organizzazioni. Sempre gentile, sempre pronto a capire, sempre pronto a proporre e a risolvere. Ultimamente bastava vedere il logo di Revolution Sports and Entertainment e si pensava a Rod, che della società nata nel 2005 a Londra era managing director. E naturalmente pensando a tutti gli eventi Rolex e Furusiyya (ai tempi sponsor del circuito di Coppa delle Nazioni). Oppure ai prossimi World Equestrian Games di Tryon, per i quali Rod ha fatto parte della squadra che si è aggiudicata la gestione di tutta la comunicazione. Uomo dalla vastissima esperienza nel mondo dello sport, dal cricket al calcio, alla Formula Uno, al tennis: ma nel corso degli ultimi dieci anni il ‘suo’ sport era l’equitazione. E oggi l’equitazione mondiale perde un ‘suo’ uomo. Un uomo di valore. Una persona favolosa.
Revolution Sports ha aperto in memoria di Rod una raccolta di fondi a favore della ricerca sul cancro al pancreas: al seguente link tutte le informazioni e le possibili azioni: