Tryon, 19 settembre 2018 – Il selezionatore azzurro Duccio Bartalucci si sta battendo da tempo in Fei affinché si possa arrivare a dare una nuova regola di gestione del quinto cavaliere nelle gare a squadre (o del quarto, visto che alle Olimpiadi di Tokyo 2020 le squadre saranno composte da tre binomi). Cioè la riserva. Oggi la situazione è abbastanza assurda, tenendo conto della quantità di impegni cui i cavalli vengono sottoposti. L’assurdità sta nel fatto che a Tryon – per esempio – sono giunti molti cavalli e cavalieri nel ruolo di riserve viaggianti: i quali sarebbero stati eventualmente utilizzati per sostituire un compagno solo in caso di forfait di quello stesso compagno prima dell’inizio delle gare. A partire dal momento in cui la gara inizia la riserva non ha più alcun ruolo: è inutilizzabile. L’argomento diventa di estrema attualità se si considerano proprio le vicende azzurre (e che siano l’Italia, la squadra azzurra e Duccio Bartalucci a pagarne lo scotto è una beffa, in un certo senso… ): Emanuele Gaudiano è costretto al ritiro dopo la prima prova e la nostra squadra deve continuare con tre binomi nonostante la presenza di Bruno Chimirri e Tower Mouche a Tryon. Chimirri e Tower che si sono fatti un viaggio in aereo transoceanico (e un altro se lo faranno per tornare, ovviamente) e che se ne staranno lontano dall’Italia per due settimane solo per andare a prendere una boccata d’aria in North Carolina… Duccio Bartalucci da tempo si batte per fare in modo che la riserva possa essere utilizzata a gara in corso e non necessariamente in caso di infortunio di un cavallo, ma anche per scelta tecnica del responsabile della squadra: se così fosse ne trarrebbe beneficio anche il solo fatto sportivo puro e semplice, oltre che il benessere fisico dei cavalli e – talvolta – dei cavalieri. Staremo a vedere: dopo Tryon alcune cose augurabilmente dovrebbero cambiare…