Tryon, 20 settembre 2018 – Abbiamo perduto tutti i pezzi, sistematicamente, uno dopo l’altro. Come una macchina che si sfascia in corsa perché incapace di resistere alle sollecitazioni della velocità… Prima Emanuele Gaudiano e Chalou per pura e semplice maledetta sfortuna: infortunio ieri al cavallo prima ancora di saltare il primo ostacolo del percorso della prima prova del Campionato del Mondo. Poi Piergiorgio Bucci e Diesel GP: troppi errori, troppe barriere rispetto alle ambizioni che nutrivamo più o meno legittimamente per la nostra squadra alla vigilia (tre errori ieri, tre errori oggi). Quindi la nostra stella, il binomio che ha abbagliato il mondo Coppa delle Nazioni dopo Coppa delle Nazioni sfornando netti su netti, Luca Marziani e Tokyo du Soleil: ieri un meraviglioso percorso senza errori che lasciava pregustare e presagire una continuazione del Campionato del Mondo da protagonista, oggi due fermate sul muro n. 3 e addio… Due fermate. Su un muro nudo e trasparente, senza ripari né pilieri ai lati, certamente un ostacolo poco comune… e Tokyo ha detto no grazie, proprio come accaduto nel GP di Samorin all’inizio della stagione su un ostacolo che aveva uno strano cancelletto al piede. La rabbia è a mille perché certamente Tokyo e Luca Marziani avrebbero detto la loro su un percorso difficile, selettivo, perfetto per esaltare la qualità tecnica di cavalli e cavalieri: ma quello che sarebbe potuto accadere non lo sapremo mai perché la storia non si fa con i se e con i ma. L’eliminazione di Tokyo ovviamente vuol dire eliminazione della squadra: ma è semplicemente una considerazione formale, poiché sostanzialmente dopo i tre errori di Piergiorgio Bucci su Diesel GP oggi avevamo già dato l’addio ai sogni di gloria… L’eliminazione di Tokyo purtroppo è solo il timbro che chiude la pratica. Rimane la corsa individuale di Lorenzo de Luca. Mentre scriviamo queste righe il campione azzurro non ha ancora effettuato il suo percorso: incrociamo le dita e stiamo a vedere…