Bologna, 1 settembre 2020 – Nel caso di doping di Captain Future 3, montato dall’austriaco Felix Koller e, la Fei ha recentemente rivisto la sospensione di due anni inflitta al cavaliere. Il motivo di tale decisione risiede nel fatto che la sostanza dopante utilizzata aul cavallo in occasione della Coppa delle Nazione di San Gallo nel 2019 è stata somministrata senza che il cavaliere ne fosse a coscenza.
«Ancora non sappiamo esattamente cosa sia stato dato al cavallo – ha dichiarato Koller – La groom era presente quando il veterinario ha fatto l’iniezione a Captain Future in box e ha già stilato una relazione in merito». Secondo quanto riportato in tale relazione, la groom ha dichiarato che il veterinario di squadra ha sottoposto il cavallo a più iniezioni durante la durata della Coppa.
Che i trattamenti siano avvenuti è certo: lo dicono le fatture dello stesso veterinario, laddove però non è specificato il prodotto utilizzato che, secondo gli esperti, sarebbe una sottomarca prodotta negli Stati Uniti di vasodilatatore molto noto.
Ad aggravare una situazione già pareccho compromessa, sarebbe seguita una telefonata da parte dello stesso veterinario che ‘suggeriva’ al cavaliere di non parlare delle somministrazioni con nessuno in quanto, per sua stessa ammissione, erano contro i regolamenti Fei.
Considerate le circostanze, la Fei ha quindi deciso che le responsabilità del giovane talento austriaco (membro della Young Riders Academy nel 2019) e in forze presso le scuderie di Schockemöhle siano state pressoché nulle e ha ridotto la sanzione a 1 anno (già scontato) e a una multa di 1500 franchi svizzeri.
La Federazione austriaca ha dal canto proprio sollevato il veterinario da ogni incarico e la Fei si è riservata di aprire un procedimento nei suoi confronti.
Ora le parti hanno circa 20 giorni per opporsi alla sentenza e ricorrere alla Corte dell’Arbitrato sportivo.