Verona, venerdì 8 novembre 2019 – Due vittorie su tre gare e una serie di ottime prestazioni. Questo in estrema sintesi il bilancio azzurro della prima giornata dello Csi a cinque stelle di Coppa del Mondo di Verona in Fieracavalli. Un bilancio decisamente in attivo! Certo, parliamo della giornata inaugurale: molti cavalli importanti sono stati impegnati solo in prestazioni di allenamento esattamente come succede nella prima giornata di ogni concorso internazionale del mondo, ma molti altri invece hanno già fatto molto sul serio… E soprattutto il livello dei cavalieri in gara – oltre che dei cavalli – in questa edizione dell’appuntamento veronese è talmente elevato che non c’è stato da scherzare mai…
Il Premio n. 1 (1.45 a fasi consecutive) ha dimostrato in modo eloquente la voglia di vincere di Filippo Bologni, un giovane cavaliere che non si fa intimorire da niente e da nessuno, e che quando c’è da lottare sul filo dei centesimi di secondo non si tira indietro mai… E oggi su Quidich de la Chavée ha vinto! Non solo: alle sue spalle in rapida successione Lorenzo de Luca su Amarit d’Amour, Eugenio Grimaldi su Scara Mouche, Luigi Polesello su Farao van het Vennehof. Solo Italia, quindi.
Il Premio n. 2 (1.50 a tempo) è stata una gara altamente spettacolare. Jessica Springsteen su Volage du Val Henry ha conquistato una vittoria che dimostra eloquentemente il suo stato di super forma (domenica scorsa 2° posto per lei nel GP di Coppa del Mondo di Lione), ma Alberto Zorzi su Vauban du Trio è andato all’attacco sfoderando tutte le sue formidabili qualità e infine rimanendole alle spalle di solo cinque centesimi di secondo… ! Diciamo che il 2° posto del campione azzurro ottenuto in quel modo valorizza ulteriormente la vittoria dell’amazzone statunitense. Poi al 3° posto non un cavaliere e un cavallo, bensì qualcosa di sublime: Michel Robert (su Emerette), classe 1948, prima Olimpiade nel 1972, una carriera straordinaria, poi la decisione di un quasi-ritiro qualche anno fa, infine il ritorno nelle grandi gare internazionali… Vederlo montare toglie significato a cose come piazzamenti e classifica: vederlo montare è semplicemente uno spettacolo di equitazione, qualunque sia infine il risultato (e tuttavia meno di un decimo di secondo di ritardo su Jessica Springsteen… !).
Il Premio n. 3 (1.55 mista) è stata la gara più importante – per altezza e montepremi – della giornata. Emanuele Gaudiano su Chalou è stato protagonista di una prestazione magnifica e per certi versi quasi… estrema. Il cavaliere azzurro si è trovato infatti a partire per primo in un barrage finale a quindici. Dopo di lui binomi pericolosissimi (date un’occhiata alla classifica!). Quindi posizione di partenza di assoluto svantaggio, poiché senza alcun riferimento circa il risultato di avversari temibilissimi. Dunque proprio per questo l’anima agonistica di Gaudiano si è esaltata, potendo per di più contare su uno Chalou in stato di grazia (4° posto domenica scorsa nel GP di Coppa del Mondo di Lione): io faccio del mio massimo e del mio meglio, poi provate voi a prendermi… ! Ed è stato proprio così: e nessuno è riuscito a… prenderlo. Solo Marcus Ehning su Pret A Tout è stato più veloce (peraltro di soli due centesimi di secondo… ) ma con un errore. Una vittoria fantastica, entusiasmante! Dietro Gaudiano, poi, ancora una volta Alberto Zorzi (6° su Cinsey, doppio zero), Filippo Bologni (8° su Quilazio, doppio zero) e Lorenzo de Luca (10° su Dinky Toy, 0/4) hanno conquistato piazzamenti significativi, mentre dopo ottimi percorsi base sono arrivati in barrage anche Paolo Paini su una Ottava Meraviglia (13° con un errore) che ha saltato in modo di impressionante bellezza e Giulia Martinengo Marquet su Elzas (15° con un errore).
LA CLASSIFICA DEL PREMIO N. 1
https://results.hippodata.de/2019/1736/docs/r_1.pdf
LA CLASSIFICA DEL PREMIO N. 2
https://results.hippodata.de/2019/1736/docs/r_2.pdf
LA CLASSIFICA DEL PREMIO N. 3
https://results.hippodata.de/2019/1736/docs/r_3.pdf