Bologna, giovedì 15 agosto 2019 – Riccardo Pisani prima ancora di essere un ottimo cavaliere è una bella persona. Una persona di bel carattere e di bella predisposizione: sempre gentile, pacato, equilibrato, disponibile… Si arrabbierà, anche, qualche volta, come tutti del resto: ma avendo a che fare con lui la sensazione è che quella sia sempre l’ultima opzione possibile. E tutto questo lo si mette in rilievo per una semplice ragione: perché con i cavalli un carattere e un atteggiamento del genere rappresentano un vantaggio enorme. Enorme.
Lo scorso ottobre, al termine di una stagione che per lui è stata particolarmente significativa, Riccardo Pisani in un’intervista pubblicata su queste stesse pagine elettroniche ha risposto così alla domanda circa una sua possibile – e in quel momento solo ipotetica – convocazione in squadra per Rotterdam 2019: «Piano… Quello è un sogno e un obiettivo al tempo stesso. Però facciamo un passo alla volta. Adesso cerchiamo di finire bene la stagione indoor, poi si programmerà per essere pronti in primavera con un cavallo in forma e poi… beh, non è che mi nascondo, ovvio che mi piaccia pensare al Campionato d’Europa. Però facciamo un passo alla volta. Meglio non sognare troppo e rimanere con i piedi ben saldi a terra! Da questo punto di vista lo sport insegna molto… ». Ebbene, oggi Riccardo Pisani è uno dei cinque azzurri che affronteranno il Campionato d’Europa di Rotterdam…
Nato il 23 agosto del 1981 a Castellanza, in provincia di Varese, Riccardo Pisani ha esordito in Coppa delle Nazioni nel 2013 totalizzando fino a oggi nove presenze nella squadra nazionale seniores di salto ostacoli. Quello di Rotterdam sarà il suo primo campionato internazionale, se si fa eccezione per il Campionato d’Europa juniores del 1999 in sella a Dionisos. E sempre nel 1999 su Dionisos Riccardo Pisani si è laureato campione d’Italia juniores: quello è stato l’inizio di una carriera sportiva che passo dopo passo l’ha condotto fino ai grandi appuntamenti mondiali. Oggi Riccardo Pisani e sua moglie Silvia Bazzani – amazzone di livello internazionale – gestiscono la loro scuderia privata, avendo come riferimento tecnico a partire dall’estate del 2017 il fuoriclasse olandese/belga Jos Lansink. Il 2017 è un anno importante anche perché in febbraio viene acquistato Chaclot, stallone tedesco (Oldenburg) nato nel 2009 da Chacco Blue, il cavallo insieme al quale Riccardo Pisani raggiunge la competitività internazionale di massimo livello nel 2018, fino a confermarsi protagonista assoluto nelle file della squadra azzurra che prende parte alla finale mondiale del circuito di Coppa delle Nazioni a Barcellona all’inizio di ottobre: con due meravigliosi percorsi chiusi a zero penalità…
L’anno scorso era un’ipotesi che poi si è tramutata in certezza: Riccardo Pisani nella squadra azzurra che affronterà il Campionato d’Europa di Rotterdam, ormai tra solo qualche giorno…
«È il primo grande appuntamento della mia carriera, e quindi è un appuntamento particolarmente significativo. Cercherò di viverlo bene come ho sempre cercato di vivere bene tutte le gare a cui ho preso parte fino a oggi».
Però ci sarà almeno un po’ di emozione in più rispetto al solito… Oppure no?
«Non voglio pensarci troppo: faccio le cose di tutti i giorni concentrandomi sul fare bene ogni cosa, dalla più piccola alla più grande… senza pensare troppo al dopo, a quello che verrà. Il Campionato d’Europa è ovviamente una gara diversa da tutte le altre, ma per la testa deve essere una gara come tutte le altre. L’atteggiamento deve essere quello di tutte le settimane, insomma: niente di più e niente di meno».
Come sta il suo cavallo, come lo sente in questo momento?
«Chaclot è in ottima condizione. È tornato dallo Csio di Hickstead in forma eccellente, procede tutto nel modo migliore».
Qual è la caratteristica di Chaclot che le ispira maggior fiducia nella prospettiva di un grande appuntamento internazionale?
«Lui è un cavallo potente, un cavallo che nell’arco di più giorni sicuramente può dire la sua perché più salta e più si sente nella sua gara, più salta e meglio va, un cavallo con il quale non ci si deve preoccupare della dimensione degli ostacoli, assolutamente. Con lui negli ultimi periodi mi sono concentrato molto sulla preparazione fisica, gli ho fatto fare un buon allenamento e basta. Abbiamo cercato e stiamo cercando di averlo soprattutto nella migliore condizione atletica possibile, per poter essere allo stesso livello per quattro giorni di seguito».