Vienna, 17 settembre 2016 – E ora la finale. Il Gran Premio del Longines Global Champions Tour di Vienna è stata oggi l’ultima tappa del circuito mondiale prima della battaglia finale, quella programmata a Doha il prossimo novembre (dal 3 al 5). Riuscirà Rolf Goran Bengtsson attuale numero uno della classifica generale a conquistare quella vittoria spesso accarezzata ma mai posseduta? Riuscirà Edwina Tops Alexander attuale numero due a riconquistare quello scettro che per due anni consecutivi – 2011 e 2012 – è stato suo prima che lo impugnassero per un biennio Scott Brash e infine Luciana Diniz? I due contendenti sono adesso separati da solo cinque punti, mentre trentacinque sono quelli che dividono l’amazzone australiana dal numero uno del mondo, il tedesco Christian Ahlmann, terzo nella graduatoria generale del Longines Global Champions Tour 2016. Domande alle quali ben presto potremo dare risposta, ma in attesa di quel momento godiamoci la portentosa vittoria conquistata oggi da Marcus Ehning in sella a Comme Il Faut, binomio che domenica scorsa aveva ugualmente vinto il GP dello Csi a tre stelle di Paderborn (un utile allenamento in vista di oggi… !). Detto che il fuoriclasse tedesco ha vinto proprio come di solito vince Marcus Ehning (avete presente, no? quel modo di montare per cui anche le cose più difficili appaiono semplicissime, quasi elementari… ), è vero anche che Rolf Goran Bengtsson ha consegnato la vittoria al rivale quasi su un piatto d’argento: lo svedese in barrage avvicinava turbinosamente un largo leggermente in diagonale, la distanza non veniva perfetta e quindi il pur fenomenale Casall non azzardava nemmeno il salto, non potendo fare altro che scartare alla sua destra. In quel momento (e non mancava molto al traguardo finale), cioè proprio nell’istante della battuta, il cronometro segnava esattamente trenta secondi sia per Ehning sia per Bengtsson: come sarebbe andata a finire? Chissà: certo è che Ehning è ben felice di non poterlo sapere… Per quanto riguarda i colori azzurri c’è da dire di un rammarico grande come due case a proposito della prestazione di Alberto Zorzi su Fair Light van het Heike. Premessa: il cavaliere azzurro nelle due tappe precedenti Vienna era sempre arrivato al barrage – quindi due volte doppio netto nelle due manches – classificandosi 3° a Valkenswaard e 4° a Roma. Ebbene, questa sera Zorzi ha chiuso la prima manche con un punto di penalità sul tempo massimo… trovandosi infine al 20° posto, con la seconda manche riservata ai primi diciotto. Da mangiarsi le mani. Difficile dire se è più grande la gioia per l’ennesima favolosa prestazione, oppure la rabbia per aver buttato al vento una possibilissima posizione di eccellenza in classifica. Quel che più conta, però, è la ormai indiscutibile consacrazione di Zorzi tra i grandi. Emanuele Gaudiano con Caspar ha chiuso il primo percorso con un errore classificandosi 25°, mentre Piergiorgio Bucci ha lasciato ovviamente tranquillo Casallo Z dopo il suo magnifico Gran Premio a Roma e ha montato Cuarta, che però in questo momento non può reggere il confronto con la star della scuderia del cavaliere abruzzese: due errori in prima manche e 38° posto.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
https://www.globalchampionstour.com/events/2016/vienna/results/1648/class-13-vienna-2016-csi5-160m/
LA CLASSIFICA GENERALE DEL LGCT 2016
https://www.globalchampionstour.com/ranking/2016/