Bologna, martedì 18 febbraio 2020 – Dopo che l’opinione pubblica e in particolare il numero uno del mondo Steve Guerdat – oltre che il club internazionale dei cavalieri – avevano duramente stigmatizzato il ‘caso’ Villeneuve Loubet (Francia) e Damasco (Siria), la Fei è infine intervenuta. Ma qual è il ‘caso’ Villeneuve Loubet e Damasco? Molto semplice: alcuni concorsi che hanno distribuito punti per la computer list di salto ostacoli e per le graduatorie di qualifica olimpica in modo… per così dire disinvolto. Quello che era saltato molto all’occhio circa Villeneuve Loubet era soprattutto il ridottissimo numero di partenti nelle gare ranking, cioè Gran Premi con meno di dieci concorrenti, in una serie di concorsi messi in calendario alla fine del 2019 e all’inizio del 2020. Ma in realtà l’intervento della Fei e la conseguente ‘azione’ sono dipesi dal fatto che il comitato organizzatore di Villeneuve Loubet ha messo in calendario due gare valide per la ranking mondiale di salto ostacoli e per la graduatoria della qualifica olimpica (punti per la computer list, cioè) per ciascuno dei tre concorsi di fine 2019 e per tre di quelli di inizio 2020 dopo la chiusura delle iscrizioni definitive, in contrasto con quanto previsto dai regolamenti Fei; l’avanprogramma dei concorsi con la modifica è stato tuttavia regolarmente approvato dalla Fei: e quindi le gare si sono svolte. Adesso però la Fei ha riconosciuto il proprio errore (cioè l’approvazione di quegli avanprogramma) e di conseguenza ha tolto i punti ranking ai cavalieri che li avevano conquistati in quelle gare per così dire aggiunte.
Diverso il caso dei tre concorsi organizzati a Damasco tra ottobre e dicembre 2019. In quel caso l’irregolarità è consistita nell’aver predisposto un montepremi superiore al limite previsto dalla categorizzazione dei concorsi (tutti a due stelle). Ancora una volta la Fei ha riconosciuto il proprio errore nell’aver approvato quegli avanprogramma nonostante l’irregolarità: e ha quindi provveduto a cancellare una gara per ciascuno di quei tre concorsi in modo da ricondurne il montepremi complessivo entro il limite previsto dai due stelle.