Padova, martedì 14 giugno 2022 – Il Comitato Fise Veneto ha registrato un notevole aumento di partecipanti agli ultimi Campionati Regionali, che si sono svolti negli scorsi week end tra lo Sporting Club Paradiso di Caselle di Sommacampagna (Verona) e il Circolo Ippico Cristallo a Casale sul Sile (Treviso). Un risultato frutto del serio e costante impegno del Comitato regionale che, guidato dalla presidente Clara Campese al proprio secondo mandato, organizza, pianifica e promuove durante ogni anno numerosi progetti e percorsi volti a fare crescere tecnicamente sia il comparto giovanile sia quello pony. In occasione del Campionato 2022, infatti, le competizioni hanno registrato numeri mai visti prima: 407 e 116 i partenti rispettivamente nella categoria Cavalli e in quella Pony per il salto ostacoli, mentre sono stati 220 i piccoli al via nella sezione ludica, per un totale di 60 circoli ippici aderenti.
Anche i risultati dei cavalieri e delle amazzoni del Veneto in competizioni nazionali – come Piazza di Siena e Fieracavalli dove sono stati diversi gli argenti conquistati nell’ultimo biennio – sono in continua ascesa da diversi anni, dimostrando pure su questo fronte quanto puntare con costanza e qualità sulla formazione e sulla crescita professionale e personale degli allievi, sia una concreta chiave di svolta per raggiungere traguardi ambiziosi. Complice, in controcorrente rispetto ad altre attività, la pandemia e i diversi lockdown, che non solo non hanno fermato gli sport equestri ma, al contrario, ne hanno acceso una rinnovata capacità attrattiva.
«Dal 2019 a fine 2021 abbiamo registrato un notevole incremento: da 10.338 tesserati siamo arrivati a 14.467, da 150 circoli affiliati a 163, fino a un boom di nuove patenti, sia agonistiche sia legate al turismo equestre, che da 2.744 sono passate a 5.139», afferma Caterina Penner, consigliere regionale Fise Veneto e referente per il settore giovanile salto ostacoli, dal mondo pony all’attività agonistica under 21, che argomenta: «La pandemia ha dato un’accelerata al nostro comparto e abbiamo visto un crescente entusiasmo per gli sport equestri, dato il loro innato svolgimento all’aria aperta e a contatto con un animale che trasmette pace, gioia e bellezza come il cavallo. Molte persone – adulti, giovani e famiglie con bambini – hanno visto nel cavallo o nel pony, e in tutte le attività possibili ad essi collegate, una nuova prospettiva di benessere, accessibile e attraente, che ha portato a un vero e proprio record di presenze anche ai centri estivi, per un desiderio collettivo di vivere più lentamente, nella natura e dentro una relazione infinitamente nutriente come quella tra essere umano e cavallo».
Il lavoro del Comitato Veneto, inoltre, è supportato da una psicologa dello sport, la dottoressa Olimpia Guazzo, che segue i giovani allievi in ascesa nelle diverse discipline equestri passo dopo passo, dando un prezioso contributo verso il raggiungimento di medaglie non solo nel salto ostacoli ma anche nell’endurance, nel volteggio e nella Coppa della Regioni.
«Durante tutto l’anno strutturiamo e promuoviamo, attraverso tutti i nostri canali, iniziative tecniche e formative di alto livello con alcuni tra i massimi professionisti del settore», aggiunge poi la presidente del Comitato Regionale Clara Campese, che prosegue: «Dagli stage con il tecnico Roberto Rotatori, rivolti a chi si affaccia per la prima volta alle discipline equestri olimpiche, fino ai Master per i nostri tecnici Federali – tenuti da Emilio Puricelli, Gianluca Palmizi, Antonio Tabarini e Gianluca Bormioli –, che hanno l’obiettivo di fare crescere questi importantissimi professionisti da un punto di vista sia formativo sia culturale. E ancora un ricchissimo percorso tecnico ed educativo rivolto agli atleti del settore giovanile, sempre con Palmizi, lungo un cammino che si snoda durante tutto l’anno e guarda sia alla scuola di base sia all’agonismo. Ognuno di noi porta nel proprio lavoro tantissimo impegno, dedizione e competenza», conclude la presidente, che conclude: «Puntiamo a crescere ancora migliorandoci sempre, per riconoscere anche a un animale unico come il cavallo il valore inestimabile che rappresenta, quale promotore eccezionale del benessere a tutto tondo della nostra persona. Siamo entrati in una nuova primavera dell’equitazione, finalmente anche in Italia».