Bologna, 1 marzo 2023 – Rebecca Greggio ha vinto il premio ‘Best Rider Discipline Non Olimpiche Techno Hub’ ai recentissimi Fise Awards 2023.
Ma Rebecca Greggio con Davide Zanella, Claudia Petersohn e il cavallo Orlando Tancredi compone un team della disciplina del Volteggio.
Noi li avevamo incontrati a Fieracavalli 2021 per una intervista a cuore aperto, al centro i sogni di due ragazzi molto giovani e l’esperienza della loro istruttrice a sostenerli e incoraggiarli.
Ci avevano parlato di progetti ambiziosi per il Mondiale di Herning 2022: e hanno mantenuto la parola perché con il loro amatissimo Orlando Tancredi, monumentale grigio nato in Italia, hanno portato a casa una medaglia di bronzo nel Pas de Deux.
“Non ci volevamo credere, ci abbiamo messo giorni a realizzare quello che avevamo fatto” ci dicono insieme Rebecca e Davide, a due voci. Ed è proprio così che continueremo l’intervista con loro, una domanda per due risposte, diverse ma uguali nell’entusiasmo.
La cosa più difficile nel raggiungere questo obiettivo?
Davide Zanella: “Per me è stato sicuramente quello di portare un esercizio così complesso con così poca esperienza nel gestire le gare di coppia. Per noi era il primo anno di gare, ne avevamo fatte solamente due insieme. Imparare a comunicare e risolvere gli imprevisti di due menti diverse su un solo cavallo, con la pressione della gara per me è stata la sfida più difficile”.
Rebecca Greggio: “Concordo appieno con Davide, è stato difficile abituarsi a essere in due. Condividere lo spazio del cavallo è complicato: per fortuna Orlando è un cavallo molto grande, molto possente”.
Continuano praticamente insieme: “Anche formare il cavallo è stata una sfida: abbiamo cominciato ad addestrarlo da noi a I Prati, in provincia di Padova, quando aveva 7 anni, circa 5 anni fa quindi e sapevamo che per indole e dimensioni era davvero adatto a un Pas de Deux. E si è subito prestato a portare alti livelli, regge tantissimo la tensione della gara. É degno di nota che la prima gara internazionale l’ha fatta l’anno scorso, prima del Mondiale di Budapest aveva solo un’altra gara di questo livello in curriculum. Questo bronzo lo ha vinto alla sua 5° gara internazionale”.
Come è di carattere Orlando?
“Di indole se lo sai prendere è molto molto docile e ti dà il cuore, ti fa notare che ha voglia di lavorare con te se hai costruito un legame con lui. A noi questo dà tanta soddisfazione, perché nonostante il lavoro per i nostri esercizi sia molto complicato per lui, ci dà tanti segnali speciali di farlo volentieri per noi: e questo è bellissimo“.
Ma ce l’avrà almeno un difetto questo cavallo?
“É un mangione, ha sempre fame, ed è anche geloso del suo box: non è che accetti visite molto volentieri nel suo spazio. Ma quando arriviamo noi con la capezza per farlo lavorare è subito pronto, dolce e disponibile. Meno fa e meglio sta, di base: ma quando lavora con noi dà il 1000% , lo sentiamo proprio sotto che c’è questa sua voglia di mettersi in gioco per noi. E’ una cosa che percepisci solo tu che ci sei sopra: magari in allenamento ogni tanto trotta, ma in gara è fantastico“.
L’altro componente di questa fantastica squadra è lei, Claudia Petersohn, allenatrice e longeur di Rebeca, Davide e Orlando Tancredi.
Medico veterinario, nata a New York da genitori tedeschi, cognome svedese e cresciuta in Germania: nel cuore della Foresta Nera per essere precisi, nello stesso centro ippico e con lo stesso istruttore che hanno poi prodotto Michael Jung, oro di squadra nel Completo per la Germania ai Pratoni del Vivaro 2022.
Ha praticato Volteggio dai 4 ai 16 anni prima di darsi al Salto ostacoli e al Dressage, la persona giusta per parlarci di questa disciplina poco conosciuta e della figura del longeur.
“Poco conosciuta in Italia: in Germania questo sport è molto più diffuso, e da molto più tempo. Qui in Italia, in provincia di Padova con altri soci ho fondato il Centro Volteggio I Prati. Di solito il longeur è anche allenatore e tecnico che segue i ragazzi quindi non si limita solo a stare in mezzo e gestire il cavallo. Mentre si longia il cavallo si fa anche lezione. Il longeur diventa il cuore del circolo, si è un unico corpo tutti insieme: io gestisco il cavallo, ma loro si devono fidare insieme uno dell’altro, del loro cavallo e di me”.
Un esempio?
“Quando stanno là sopra magari in una verticale a 4 metri su un cavallo che galoppa, e accelera e rallenta e a volte scarta…per cui puoi fare queste cose se c’è una forte fiducia reciproca che si costruisce con tanto lavoro. Poi bisogna avere nervi saldi, perché io dal centro vedo tutto quello che succede ma se anche fanno un errore non devo fare mosse o avere reazioni strane, altrimenti le trasmetto al cavallo e si peggiora la situazione. Poi c’è la preparazione del cavallo, che è un atleta completo: va montato in piano, portato in passeggiata perché ovviamente non può fare solo il lavoro alla longe“.
Chi è Davide Zanella, 24 anni, laureato in Filosofia
“Sin da piccolo mi piacevano tantissimo gli animali, ho cominciato con i cavalli a 9 anni solo per questo, capitando per caso in un maneggio dove facevano anche Volteggio. Mi venivano bene gli sport e mi piaceva stare all’aria aperta, nel volteggio ho trovato la mia dimensione perché oltre alla ginnastica che amo tanto c’è la bellezza di condividere tutte queste emozioni con un cavallo, e creare con lui un legame così speciale”.
Chi è Rebecca Greggio, 22 anni, si sta per laureare in Marketing e Management
“Ho cominciato con il Volteggio perché mi ha portato mia mamma: non stavo mai ferma, ho fatto tanti sport ma mai uno che mi facesse dire ‘non vedo l’ora di andarci’. Poi ero un po’ insicura come bambina: allora mia mamma ha pensato ‘Ma vuoi che imparare a stare in piedi su un cavallo non le dia sicurezza?’ Ed è stato così: questo sport mi ha cambiata e mi ha fatta crescere tantissimo”.
L’Orlando Goloso
Il suo nome completo è Orlando Tancredi, stallone dal mantello grigio nato nel 2011 da Athletico I, Holstein da Athlet X x Landgraf e Sevilla (da Gran Corrado) nell’allevamento del dottor Marco Maria Carbonaro, ad Imperia.