Roma, 2 ottobre, 2017 – È scomparso il 29 settembre a Roma Luigi Triossi, ingegnere, grande cavaliere, autore e amante dei viaggi a cavallo.
Luigi Triossi ha iniziato a montare a cavallo nel 1938 come “Balilla Cavalleggero” sotto la guida autorevole del Maestro Costante D’Inzeo. Durante la guerra ha partecipato, con il “gruppo scelto” ai primi concorsi ippici, alle dimostrazioni, parate e esibizioni. Dopo il 1947, riprende l’equitazione nella Società Ippica Romana.
Dall’inizio degli anni ’70 a Bracciano ha iniziato a approfondire i propri interessi in archeologia abbinandoli all’equitazione. Negli stessi anni inizia la sua attività di organizzazione e promozione del nascente Turismo Equestre in Italia ed in Europa con i primi lunghi viaggi di esplorazione a cavallo. Affronta lunghissime spedizioni, di oltre 100 km, percorrendo decine di migliaia di chilometri, più di 12.000.
Tra i suoi viaggi è d’obbligo citare la Route des Helvetes, dalla Svizzera alla Francia che fu percorsa e descritta da Giulio Cesare; l’Antica Via Appia, da Roma a Taranto e Brindisi. Nel 2000 percorre l’intera Via Francigena da Canterbury a Roma dove, al suo arrivo, fu ricevuto personalmente dal Papa in piazza S. Pietro. Ancora, la traversata delle Alpi e del Massiccio Centrale Francese (2700 m s.l.m.), 1000 km in 40 giorni, da Pinerolo a Chalon sur Saone.
Presidente Benemerito della Fitetrec-Ante e Membre Honoraire du Bureau de la FITE, Federazione Internazionale Turismo Equestre, per molti anni ha fatto parte essenziale dell’organizzazione del Concorso Ippico Internazionale Ufficiale, lo CSIO, di Roma.
Una grande perdita nel mondo dell’equitazione, usando le parole dell’Avvocato Silvestri, Presidente nazionale di Fitetrec-Ante: “ Se ne va il cavaliere vero, l’amante dell’equitazione di campagna così come della buona equitazione, l’ uomo della Clodia e della Federazione italiana, della grande Ante, e della Fise, degli innumerevoli viaggi a cavallo in tutta Italia ed all’estero, dell’Equiraduno nazionale e dell’Equirandò francese. Se ne è andato una persona che ha creato l’Ante provenendo da quella meravigliosa esperienza dei Giochi Olimpici di Roma 1960 con le medaglie dei Fratelli D’Inzeo. La persona sorridente e prodiga di consigli tecnici così come di suggerimenti di vita ma, sempre pronta ad ascoltare e fare esperienze che con umiltà arricchivano ancor più un immenso bagaglio tecnico sportivo e di Turismo Equestre”.
Luigi Triossi è stato anche autore: proprio lo scorso anno il cavaliere ha pubblicato “Le antiche strade romane”, libro in cui mette a disposizione del lettore la sua esperienza di cavaliere, viaggiatore e ingegnere raccontando meraviglie e curiosità delle antiche vie romane nell’ottica del turismo equestre.
Grande cordoglio e stima da tutto il mondo dell’equitazione che saluta un grande appassionato e, soprattutto, un grande amante dei cavalli in campo e in campagna.
Fonte: Biografia “Le antiche strade romane”