Pavullo, 19 gennaio 2017 – La lavorazione della pietra ha rappresentato nei secoli una delle peculiarità delle genti di montagna, sviluppando col trascorrere del tempo vere e proprie scuole dell’artigianato, sedi dove venivano realizzati molteplici tipologie di manufatti necessari alla vita domestica della comunità. Alcune di queste botteghe artigiane, col passare del tempo, hanno affinato abilità di carattere artistico, trasformando la “semplice” lavorazione del sasso in vere e proprie opere d’arte e dando vita a tradizioni che ci sono state tramandate sino ai giorni nostri.
Sabato 21 e domenica 22 gennaio il Gruppo Attacchi VdA – Appennino Modenese propone due giornate a cavallo nel comprensorio di Fanano (MO), tramite itinerari dall’alto valore naturalistico e caratterizzati dalla presenza di sculture in pietra diffuse su tutto il territorio, segni di quell’arte che ci è stata consegnata dai nativi locali. La partenza e arrivo, per entrambe le giornate, è prevista da Sestola (MO), sede del sodalizio organizzatore, tramite itinerari differenti.
Fanano, premiata con la Bandiera Arancione dal Touring Club, sorge in un territorio di grande bellezza e pregio naturalistico, ancora pressoché incontaminato. Le tracce della sua storia millenaria si ritrovano nei numerosi e pregevoli edifici di carattere religioso, nei sentieri storici come la Via Romea, un tratto della Via Francigena un tempo percorsa dai pellegrini diretti a Roma, e nella vivace vita culturale di questa località. Il borgo di Fanano anticamente viveva dell’economia della media montagna, essenzialmente agricola e della castagna.
La castagna essiccata e macinata nei mulini posti lungo il Leo e il Fellicarolo costituiva l’alimento essenziale della popolazione, che integrava la dieta con prodotti della pastorizia. Importanti inoltre le numerose superficie a ceduo che ogni anno venivano sottoposti al taglio per produzione del carbone.
Oggi Fanano gode di un Parco Urbano di Sculture in Pietra, mentre cammini per il paese, quasi non le vedi, perché sono mimetizzate nel contesto urbano e naturalistico.
Le opere del Simposio di Scultura su pietra di Fanano sono un grande esempio unico di Parco Museo all’aperto, abbiamo la fortuna di averle qui, dal fiume al selciato della Via Romea, dal Centro Storico alle valli di Ospitale e Fellicarolo. Questa opera omnia è un’occasione imperdibile di poter scoprire sia le opere del Simposio, ma anche tanti angoli meno conosciuti del paese.
L’arte degli scalpellini, detti a Fanano “picchiarini”, ha origini molto antiche nel territorio di Fanano. Le prime pietre lavorate datate con certezza risalgono al periodo romano, e ancestrale è la figura della Marcolfa, volto di pietra che veniva posto nel punto in cui si era cominciata la costruzione di un’abitazione o di una stalla, o sulle porte o sugli architravi per scacciare gli spiriti maligni. Il materiale che caratterizza il Parco Museo di sculture è l’arenaria. Si tratta di una roccia sedimentaria costituita da sabbia cementata. Quella che forma l’ossatura dell’Appennino tosco-emiliano è di origine marina.
Per info:
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Piera tel. 348 8126595
Comunicato Gruppo Attacchi VDA – Appennino Modenese
Associazione Sportiva Dilettantistica
Via del Maneggio 28 – 41029 Sestola (MO)
INFO Piera 348 8126595