Cannara, 7 luglio 2017 – Un fine settimana tutto Murgese quello che stanno preparando gli amici del Piandarca Horses il 22 e 23 luglio 2017 in occasione del 3° Raduno Regionale Umbria dedicato ai morelli pugliesi e ai loro appassionati.
Due giorni ricchi di appuntamenti che vedranno cavalli e cavalieri in trekking sulla Via di San Francesco ma anche sotto i riflettori di un Galà a tutta Murgia, ognuno a fare orgogliosa mostra di sé in rappresentanza di questa razza, ormai diffusa in modo capillare su tutto il territorio nazionale: bella l’occasione di una tavola rotonda per il confronto e il racconto di emozioni ed eperienze
Molto interessante anche la dimostrazione pratica di cavalli delle Murge al lavoro nelle vigne delle cantine Di Filippo, di cui una metà del terreno è lavorata grazie ad una pariglia di Trait Comptois e ad una di Murgesi: «Noi qui abbiamo 30 ettari di terreno» ci spiega Roberto Di Filippo «e crediamo che coltivarli senza la pretesa di rese altissime, gestendo nel modo più naturale e corretto le risorse della terra ci permetta di ottenere uve migliori, che riescono ad esaltare le qualità di questo terroir. In questo ci facciamo aiutare anche dagli animali: abbiamo una collaborazione sulla agroforestry con le Università di Perugia e Siena, dal 2010 utilizziamo le oche per la pulizia delle vigne dalle erbe infestanti e la concimazione del terreno e i cavalli per alcune delle lavorazioni colturali. Al momento per il lavoro agricolo abbiamo una pariglia di Trait Comtois e ne siamo addestrando un’altra di Murgesi, Elliott e Eddy, ma vorrei arrivare ad averne almeno tre a disposizione. Quest’anno con una pariglia siamo riusciti a lavorare 12 ettari: ieri Diamante e Bebé hanno arato 4 ettari e altrettanti faranno domani.
Quando avremo addestrati a puntino anche i Murgesi arriveremo a controllare la maggior parte della vigna con loro: ed è una cosa cui tengo, perché sono convinto che pur richiedendo una maggior quantità di tempo rispetto alla lavorazione con i trattori ci sia una buona compensazione di fattori positivi. Perché i cavalli possono entrare nella vigna senza costipare il terreno anche quando sarebbe impossibile farlo con un trattore, ad esempio quando è molto bagnato per la pioggia. Poi ci siamo accorti che con i cavalli roviniamo molti meno tralci, con relativo risparmio di tempo e manodopera. Non ho ancora i dati sufficienti a stilare un bilancio reale di confronto tra i costi relativi alle lavorazioni meccaniche versus lavorazioni con i cavalli, sarebbe del tutto azzardato ipotizzare un minor costo della forza motrice equina: ma certamente ci sono abbastanza lati positivi da farmi insistere in questa direzione.
Anche perché credo che siano perfettamente inseribili a vari livelli nell’economia generale della zona: grazie ai cavalli sono coinvolte persone specializzate ed esperte nel settore degli attacchi, che oltre al lavoro in vigna escono con le carrozze in svariate occasioni fornendo un servizio trasporti molto ricercato in particolari occasioni (come i matrimoni, abbiamo un bel legno Milord per queste occasioni eleganti) e accompagnando i turisti in giro per le colline qui attorno. I cavalli per noi non sono un vezzo ma una vera risorsa, su cui puntiamo e che contiamo di implementare».
Anche Stefano Federici del Piandarca Horses ha una bella storia da raccontare e riguarda il suo primo contatto con i cavalli delle Murge e i loro cugini dalle eorecchie lunghe, gli asini di Martina Franca: «20 anni fa la mia amica Chiara Vestrella si portò a casa un coso nero: da noi allora arrivavano solo i soggetti più pesanti, quelli selezionati per carne. Poi un giorno sono andato alla Fiera di Martina Franca, e appena sceso dalla macchina mi sono trovato davanti Everest: dopo 10 minuti a bocca aperta (Everest è un monumento equestre di squisita fattura, più che un cavallo, n.d.a.) ho capito che i Murgesi erano una cosa diversa da quei cosi neri che conoscevamo noi.
Da lì non ho più smesso coi Murgesi, li ho usati anche per il mio lavoro con l’ippoterapia e ovviamente per l’onoterapia ho scelto anche l’Asino di Martina Franca. Adesso come volontario seguo le attività del centro Fratello Asino di Collestrada che collabora con Il Casale Forabosco nelle attività di alcuni giovani con disturbo dello spettro autistico. Tutte e due le razze pugliesi hanno qualità particolari: i Murgesi sono molto intelligenti oltre che docili, con la capacità non comune di adattarsi ai diversi utenti che li avvicinano, entrano davvero in simbiosi: se c’è bisogno di carattere lo tirano fuori, se serve docilità rimangono tranquilli. Stessa cosa con gli asini: per anni ho lavorato con un asino stallone Martinese che era incredibile, sempre dolcissimo. La loro duttilità e versatilità è davvero strepitosa».
Da sottolineare che al Raduno ci sarà anche Eva, bellissima asina martinese con l’inclinazione per il lavoro in piano.
Ecco il programma dei due giorni
Sabato 22 luglio
Ore 08.00 – Arrivo in loco e sistemazione cavalli
Ore 10.00 – Trekking sulle vie di San Francesco
Ore 13.00 – Pranzo alla “CANTINA DI FILIPPO”
Ore 16.30 – Cavalli Murgesi al lavoro nelle vigne presso la Cantina Di Filippo
Ore 18.30 – Presentazione dei soggetti partecipanti al Raduno e dei soggetti in vendita
Ore 20.00 – Cena al Piandarca
Ore 21.30 – Galà
Domenica 23 luglio
Ore 10.00 – Trekking sulle vie di San Francesco con arrivo nella Piazza di Cannara per il saluto delle autorità
Ore 12.00 – Presentazione dei soggetti partecipanti al Raduno e dei soggetti in vendita
Ore 13.00 – Pranzo al Piandarca
Ore 15.00 – Tavola rotonda “ CAVALLO MURGESE: EMOZIONI ED ESPERIENZE A CONFRONTO”
Ore 17.30 – Spettacolo equestre
Il raduno è organizzato in collaborazione con ANAMF e AGAM e il patrocinio del Comune di Cannara, della ARA Umbria e dell’ASI.