Perugia, 22 ottobre 2018 – Riceviamo e pubblichiamo da A.n.i.t.e. in merito alla diatriba sulla circolare del 15 ottobre 2018 relativa al trasporto equidi per finalità ludiche e sportive:
“Prendiamo atto che la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) e la Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec (FITEREC- ANTE) hanno emesso una nota datata 22 ottobre 2018, inviata alle autorità variamente interessate allo specifico settore, con la quale viene censurata, non senza rigore, la circolare recentemente emessa in materia di trasporto equidi dichiarandola, testualmente, “inaccettabile”.
In particolare, si vorrebbe far transitare l’idea che tale circolare risponda ad interessi di parte e si sia formata escludendo interlocutori istituzionali quali le Federazioni. In merito, è obbligo precisare che la richiesta di legalità e chiarezza non è mai interesse di una o di altra parte, ma interesse generale della collettività e patrimonio comune, a prescindere, evidentemente, dal gradimento, o meno, dei contenuti nei quali, di volta in volta , tale esigenza si sostanzia.
Sotto altro profilo, stupisce non poco, che le Federazioni si qualifichino, con tanta veemenza, quali interlocutori istituzionali in materia di trasporto, atteso come, salvo errore, i fini statutari delle Federazioni siano diretti alla promozione degli sport equestri e che le Federazioni stesse, per quanto risulta, non svolgano alcun ruolo istituzionale in subiecta materia.
Al contrario, ci si sarebbe aspettati una ben diversa reazione da parte di Enti, quali le Federazioni in oggetto, dall’evidente rilievo pubblicistico, rispetto ad una circolare che, finalmente, ha portato chiarezza in una materia densa di problematiche e dubbi. D’altro canto le stesse Federazioni sono, da sempre, pienamente consapevoli delle numerose problematiche connesse al trasporto cavalli e del rischio concreto di violare , anche per un semplice errore, magari in buona fede, la normativa in vigore. Ricordiamo, a titolo di esempio, come la Nostra Associazione abbia ritenuto di dover intervenire in merito al parere pubblicato dalla stessa Federazione Italiana Sport Equestri a firma dell’avv. Davide Diana dell’8 agosto 2017 “Il Trasporto del Cavallo Sportivo in “Conto Proprio”.
Normativa, problematiche, soluzioni” con il quale dopo una disamina del sistema normativo (che, peraltro, conferma, a posteriori, l’impianto della Circolare) concludeva suggerendo il ricorso al contratto di comodato gratuito quale “contratto che meglio si addice al caso di specie…” Per quanto si facesse riferimento ad un trasporto senza fine di lucro, appariva evidente il reale rischio, a prescindere dalle intenzioni, di dare indirette indicazioni in ordine ad un possibile escamotage per aggirare la normativa vigente, tanto che tramite il nostro legale, avv. Aldo de Bellis, con lettera del 18 settembre 2017, inviata anche al CONI per conoscenza, si invitava la Federazione ai dovuti chiarimenti, mai formulati né pervenuti.
Parimenti, inascoltata ogni richiesta di confronto su tale materia.
Inaccettabile, pertanto, riteniamo che debba considerarsi, non la circolare ministeriale che si limita a ricondurre a legalità una materia sfuggita ad ogni controllo, ma la levata di scudi e la veemente difesa di un diffuso sistema notoriamente caratterizzato da ombre profonde di illegalità da parte di Enti quali le Federazioni, che, si deve ricordare, beneficiano di notevoli contributi pubblici, e che nulla hanno fatto, in tanti anni, per ricondurre ad equilibrio minimo tale importante settore.
Per A.N.I.T.E., il presidente Catia Brozzi”
Comunicato stampa A.n.i.t.e.