Bologna, 22 aprile 2022 – È stato presentato ieri alla Cascina Gabrina, contigua al Parco WWF di Vanzago, vicino a Milano, il progetto dell’Ippovia dei Parchi. Realizzato grazie al supporto della Fondazione Maurizio Fragiacomo, si avvale della Certificazione Engea del tracciato. Cinque tappe lungo un percorso di 129 chilometri, che attraversa 28 comuni, fino alle Prealpi.
Tra le autostrade e gli insediamenti industriali che saturano il territorio della Lombardia sopravvivono, come dimenticati nel tempo, scampoli di campagna e “paesaggi umani”. Completamente differenti da quelli della grande metropoli, che produce e divora denaro ed energia.
Terreni agricoli, sentieri e stradine che sfiorano borghi dalle architetture antiche, chiesette e corsi d’acqua come sorti dalla tavolozza di un pittore nostalgico. È questo paesaggio, suggestivo e ricco di forti richiami naturalistici e architettonici, ad aver colpito i creatori della Fondazione Maurizio Fragiacomo. Tanto da spingere l’associazione con finalità sociali, a rivolgersi all’Engea, Ente Nazionale Guide Equestri e Ambientali, chiedendo un sopralluogo. Obiettivo? Creare una ippovia per collegare le provincie di Milano e quella di Varese in direzione delle Alpi.
«Lì per lì – ci ha raccontato Tino Nicolosi, che ha raccolto il “testimone” dell’Engea dopo la scomparsa di Mauro Testarella – ci è parsa una impresa impossibile.
C’erano strade da attravesare, anche di grande percorrenza, una miriade di paesi e di industrie…
Ma poi accompagnati dagli amici della Fondazione che grazie alle loro passeggiate a cavallo conoscevano molto bene quella zona, abbiano scoperto passaggi segreti e tratturi ancora esistenti. Percorribili a cavallo, lontano da strade e urbanizzazione. Con tanto di circoli ippici e maneggi lungo il percorso che avrebbero potuto diventare ottimi punti di sosta per cavalli e cavalieri.
Ci siamo messi al lavoro in un periodo non facile, in piena pandemia con tutte le limitazioni e restrizioni che erano in vigore all’epoca.
E dopo due anni di lavoro eccoci qua, a presentare ai media e agli addetti ai lavori questa Ippovia dei Parchi».
Lo svilippo green per il territorio lombardo
L’Ippovia dei Parchi parte dalla Cascina Gabrina, oggi trasformata in pittoresco ristorante nel Parco del WWF di Vanzago. Zona nord ovest dell’hinterland milanese. Prosegue attraversandoi parchi
- di Roccolo,
- dei Mughetti,
- del Rugareto,
- del Medio Olona,
- RTO (Rile, Tenore, Olona),
- Campo dei Fiori,
- degli Aironi
Un tracciato di 109 chilometri in 5 tappe, che collega le provincie di Milano e di Varese con arrivo a Ghirla, passando attraverso 28 comuni fra i quali sorgono siti Unesco, musei e monumenti di grande valore architettonico, storico e culturale.
Il progetto di questa ippovia, da considerare un vero fiore all’occhiello della Lombardia, è stato finanziato dalla Fondazione Maurizio Fragiacomo, patrocinato da Unpli Lombardia e certificato con sistema ISO 9001:2015 da Engea.
Ieri le autorità hanno presentato l’Ippovia dei Parchi proprio alla Cascina Gabrina. Con un’introduzione di Tino Nicolosi e interventi di Enzo Pesce, presidente della Fondazione Maurizio Fragiacomo, dell’architetto Giuseppe Palmieri e di Adorno Ponzianelli, presidente Odv dei Parchi, che hanno sottolineato l’importanza del progetto finalizzato allo sviluppo territoriale, ambientale e culturale.
Ringraziamenti a pioggia su tutti i sindaci, presidenti di Parco, assessori, Fondazioni per il loro concreto sostegno. Senza naturalmente scordare Regione Lombardia e Ivan Tassone, che ha coordinato il progetto Engea.
Ai cavalieri interessati a percorrere l’Ippovia dei Parchi, Engea offre un “pacchetto” completo e certificato in piena sicurezza per gli escursionisti, con punti sosta attrezzati e spesso assai suggestivi, sia per i cavalieri sia per i cavalli.
Testo di Paolo Manili