Bologna, 14 giugno 2022 – Ormai la consideriamo una vecchia amica, anche se anagraficametne parlando è una giovane donna.
Ma Jessica Riviera ha diritto a questo riconoscimento: perché l’abbiamo preparare il suo viaggio dall’inizio, tra mille dificoltà e problemi, e imostrare sin dall’inizio una qualità iniospensabile a ci vuole raggiungere le proprie mete.
Quale? La determinazione, che è la più importante di tutte.
E’ la determinazione che ha permesso a Jessica di risolvere i problemi, imparare anche dai propri errori e darsi il tempo di acquisire, strada facendo, gli insegnamenti che la strada stessa e i suoi cavalli le regalano ogni giorno.
Per questo l’abbiamo inserita nelle pagine del numero di Cavallo Magazine ora in edicola, dedicato al tursimo equestre, e abbiamo chiesto anche a lei alcuni consigli per chi viaggia a cavallo.
In particolare ha meritato la scheda dedicata al cap: perché lei lo usa sempre, e sulle nostre pagine spiega bene il perché.
Ma le abbiamo fatto dare anche qualche indispensabile remind sul governo del cavallo in viaggio, un aspetto fondamentale per il benessere del nostro amico con la criniera e quindi la buona riuscita del trekking stesso.
Ma mentre usciva la nostra rivista, Jessica ha continuato il suo cammino: dove sarà adesso?
L’abbiamo ritrovata sulle pagine de La Nazione, dove il collega Corrado Ricci l’ha intervistata, dopo averla intercettata a La Spezia: l’articolo lo trovate qui, ne riportiamo di seguito alcuni brani.
C.R.: La spinta propulsiva?
J.R. “L’esigenza di rimpadronirmi del mio tempo, di staccare dalla frenesia della vita quotidiana e ritrovare un equilibrio. Ritrovare me stessa, la mia forza e l’unico modo per farlo era dedicando per una volta il tempo a me stessa, facendo ciò che più amavo, ovvero vivere la natura insieme ai miei cavalli”.
Obiettivo ‘turistico’ del viaggio?
“Visitare tutte le regioni a ritmo lento, attraverso sentieri, parchi nazionali, Appennini etc, in autonomia, senza l’ausilio di mezzi di supporto”.
Finora che regioni hai attraversato?
“Ho percorso 4000 chilometri esplorando il Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Toscana e sono appena arrivata in Liguria”.
Cosa succederà alla fine del viaggio?
“Mi metterò a scrivere due libri: un manuale pratico per chi vuole attraversare l’Italia a cavallo e un testo più emozionale, col racconto della mia storia…”.
Intanto Jessica continua a camminare con Lemik e Fatira, i suoi due Purosangue Arabi impegnati a turno nel compito di accompagnarla.
Lungo la strada stanno incontrando tanti amici, vecchi e nuovi: e per noi è molto bello accorgerci che anche questo è un modo di cucire insieme facce, luoghi, nomi.
Persone che magari non si conoscevano ma unite dal più forte dei legami, una passione in comune: quella per i cavalli, ovviamente.