Sondrio, 12 dicembre 2016 – Quanto è bello passeggiare con il nostro cavallo anche nelle zone più urbanizzate: ogni tanto fa bene, è un modo per abituare i nostri amici ad un ambiente diverso dal solito e stuzzicarli con qualche novità, e poi è così piacevole leggere negli occhi della gente la gioia di vedere una creatura così elegante, potente e bella come la nostra (che ovviamente we re the best), e (ammettiamolo!) anche pavoneggiarci un po’ nei panni del prode cavaliere,
O della prode amazzone.
Che però, in quanto cavalieri (anche le amazzoni dovranno condividere urbanità ed eleganza dei cavalieri, no?) dovrebbero comportarsi come tali: preoccuparsi quindi del benessere altrui, non causare disagi o danni e lasciare un buon ricordo di sé così da non creare casi negativi che si ripercuoterebbero invariabilmente sui prossimi binomi che percorressero gli stessi luoghi.
Cosa cui purtroppo non ha pensato l’amazzone che giovedì 8 dicembre, giornata di festa, ha pensato bene di fare una passeggiata con il suo Haflinger in pieno centro di Sondrio – e sin qui va bene.
In zona pedonale – e anche qui non saremo certo noi a lamentarci.
Ma passando con troppa disinvoltura vicina a persone e cani, spaventandone alcuni, e rispondendo piuttosto maleducatamente alle loro proteste – “Sono autorizzata…” avrebbe risposto piccata, senza scusarsi minimamente di aver causato difficoltà ad un anziano.
Qui non è una questione di autorizzazioni: è un problema di buona educazione, che in questo caso è assolutamente mancata creando un precedente negativo che si ripercuoterà su tutti: scommettiamo che adesso a Sondrio proibiranno esplicitamente di passare a cavallo per il centro?
Complimenti, bel risultato.
Qui l’articolo originale dalla Gazzetta di Sondrio, e la seconda puntata dallo stesso sito