Genova, 19 luglio 2021 – Ci sono mille motivi più uno, per mettersi in viaggio a cavallo.
Ma quello che ha spinto Lara Borello e Serena Berton a organizzare questo viaggio è uno dei migliori: far scoprire e valorizzare, grazie al cavallo, un territorio che si ama – in questo caso, l’entroterra della Liguria.
Lara Borello è presidente del comitato Liguria di Fitetrec-Ante, ha conosciuto 4 anni fa Serena Berton grazie al gruppo Facebook “Trekking a cavallo” gestito e ideato da Thomas Abbondi.
Con loro dall’inizio a lavorare e dare entusiasmo anche Roberto Porro, proprietario e gestore del rifugio La Terza e come Serena Berton guida escursionista equestre.
Insieme hanno percorso tanti chilometri in sella, costruendo passo dopo passo un’amicizia vera, che non ha nulla di virtuale eccetto l’inizio.
Alta Via dei Monti Liguri, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Parco dell’Antola, Parco dei Cento Laghi, Parco del Beigua.
Poi Parco delle Capanne di Marcarolo, e Parco delle Alpi Liguri: questi alcuni dei tracciati che hanno fatto insieme Lara e Serena.
Quest’ultimo in particolare ha dato loro l’ispirazione per preparare, in mesi di pianificazione attenta, il viaggio a cavallo.
Che partirà il 28 luglio prossimo da Rialto (Savona) per terminare il 1° agosto a Monesi di Triora (Imperia).
I partecipanti che prenderanno il via alla prima tappa saranno 10, con 11 cavalli (uno a basto condotto da Serena Berton) ma poi se ne uniranno anche altri 8 lungo il cammino.
Cavalieri e amazzoni provengono da tutta la Liguria, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna e dalla Toscana.
Perché condividere meraviglia e bellezza è uno degli obiettivi dell’EquiVia.
Il loro desiderio è che questo sia il punto di partenza per la creazione di una “EquiVia delle Alpi Liguri“.
Un tracciato percorribile a cavallo che attraversi tutto l’entroterra ligure di Ponente, da Savona al confine francese.
Con il valore aggiunto del percorrere antiche vie di comunicazione e collegamento sul crinale tra il mare e le montagne.
La Liguria è un territorio difficile, con dislivelli importanti e sentieri rocciosi .
Spesso anche molto esposti, che per la loro natura sono soggetti a cambiamenti radicali dei tracciati a causa degli eventi atmosferici.
Richiede quindi guide esperte, che conoscano e pratichino con regolarità i suoi sentieri.
Perché a volte non è così facile tornare indietro, e occorre saper leggere il territorio per non aver troppe probabilità di incorrere in amare sorprese.
Inoltre per essere veramente una buona guida si deve avere la capacità di raccontarlo, spiegarlo, farlo scoprire a chi segue o seguirà le nostre orme.
Si conosce solo ciò che si ama, diceva Sant’Agostino.
E si protegge solo quello che si ama: ed è da proteggere anche l’immagine del turista a cavallo con una condotta attenta e riconoscente verso luoghi e persone incontrate .
Ancora di più in luoghi dall’ecosistema delicato come questo, dove ogni tipo di economia a partire da quella agricola è una attività di frontiera, da costruire in anni di fatica.
Per questo il viaggio di Lara, Serena e gli amici che partiranno con loro il 28 agosto è così importante: perché in questa zona l’offerta dedicata al turismo lento è in ritardo.
E c’è un grande bisogno di sviluppare una cultura del turismo equestre di qualità realizzando un rapporto sinergico tra territorio, amministrazioni locali e appassionati di outdoor.
Così è stato infatti organizzato questo viaggio: confrontandosi con diversi interlocutori, dalle amministrazioni pubbliche alle strutture ricettive.
E con l’apporto dei bikers, community molto presente nel Ponente ligure.
La sorpresa positiva? Riscontrare da parte loro grande entusiasmo e desiderio di condividere e valorizzare questa
bellissima terra.
In più la Fitetrec-Ante ha manifestato interesse a promuovere il progetto per dare la spinta iniziale e incoraggiare le attività legate al turismo a cavallo di qualità.
Al viaggio, che si sviluppa su di un itinerario di 140 km. circa suddivisi in 5 giornate di viaggio, parteciperanno anche alcuni cavalli ‘scalzi’.
Visto il tipo di terreno estremamente abrasivo che percorreranno, proveranno per l’occasione un sistema particolare di protezione delle loro unghie.
Quale? La scarpetta incollata che si usa già con successo nell’Endurance.
Alexander Bongiorno della
Barefoot Endurance Shop provvederà a incollare le scarpette prima del viaggio e le toglierà una volta terminato il percorso.
Siamo curiosi di sapere come funzioneranno, siamo curiosi di scoprire l’entroterra delle Alpi Liguri con Lara, Serena e i loro compagni di viaggio.
Quindi state con noi: arriveranno cartoline dalla Liguria!