Lecco, 13 maggio 2021 – E’ bello quando vince il buon senso.
La comunità del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone ha infatti deciso: bici, pedoni e cavalli possono convivere, basta riservare percorsi ad hoc.
L’area protetta della Brianza è sempre più frequentata, anche per via del bisogno di aria aperta che tutti sentiamo dopo lockdown e zone rosse da Covid.
E la comunità del Parco ha deciso di permetterne a tutti la fruizione.
Al contrario di altri percorsi e oasi verdi d’Italia che preferiscono proibire, tout court, il transito di cavalli e relativi amazzoni e cavalieri.
Il presidente Marco Molgora e il direttore Michele Cereda hanno così rafforzato nella pratica quella che è la filosofia del parco: tutelare e conservare le biodiversità valorizzando, al tempo stesso, la sua bellezza.
E permettendo quindi che sia vissuto pienamente da tutti: forti di una campagna formativa e di controllo messa in atto grazie alle Guardie Ecologiche Volontarie e ai ragazzi dei Servizi della Protezione Civile
Per venire al tema più interessante per le nostre ippomaniache orecchie, Malgora ha sottolineato come sia cambiato l’approccio per cavalli e bici.
“Non andremo più a vietare alcuni sentieri a ciclisti e cavalieri, ma indicheremo chiaramente quali saranno i percorsi a loro riservati”, ha spiegato il presidente.
Una decisione molto saggia che vorremmo vedere condivisa ovunque.
Spiega Cereda: “Abbiamo inserito il concetto che il visitatore del Parco sia consapevole del posto dove si reca e responsabile quindi delle sue azioni. Questo per tutelarci anche nel caso, al momento non ancora riscontrato, che si dovessero verificare incidenti o infortuni”.
Si raggiunge così l’obiettivo di evitare problemi di convivenza con i pedoni e di tutelare le aree particolarmente delicate e da proteggere.
Cani al guinzaglio, niente trampolini o piste per il downhill o il Mtb enduro.
Insomma, questo parco al confine tra Merate e Pianezzo (Olgiate) si merita sicuramente una visita: in sella s’intende.
E ricordando sempre che i cavalieri, quelli veri, non danneggiano mai i terreni dove passano, rispettano le colture e si comportano con cortesia e attenzione verso le altre persone.
Qui la fonte della notizia, da Lecco Notizie e qui un altro itinerario amico dei cavalli