Vercelli, 15 maggio 2017 – Una escursione a cavallo di una giornata, inserita nel progetto “Turismo equestre sostenibile” a cura della Fitetrec-Ante che si prefigge, tra l’altro, di integrare il viaggiare a cavallo con il movimento turistico tramite la promozione dell’offerta locale e conseguente ricaduta sull’economia del luogo.
I cavalieri sono attesi domenica 21 maggio alle ore 9,00 presso il centro di equitazione La Burla, con sede a Guardaboscone (VC) presso l’omonima azienda agrituristica. Tecnico di riferimento è Alessandra Girardi, Accompagnatore escursionista federale, che condurrà i binomi alla scoperta di un territorio ammaliante, ricco di storia, tradizioni e cultura, segni che affondano le radici nella notte dei tempi e tutt’oggi ben visibili, in alcuni casi, restituiti al viandante nell’antico splendore.
Guardabosone è un piccolo comune italiano di 355 abitanti, della provincia di Vercelli, in Piemonte. È dichiarato paese-museo vivo. Il suo centro storico medievale è stato infatti totalmente restaurato e restituito alla conformazione originale. La nascita del borgo risale al’XI sec., e l’origine etimologica secondo alcuni storici deriva da “Guarda”, infatti, significa luogo di guardia, di controllo e di confine con la vicina Valsesia. “Bosone”, invece, sarebbe da ricondurre al termine arcaico tedesco “bos” che, ai tempi dei longobardi, indicava tutte le località di fondo valle, quindi Guardabosone significa località di guardia al fondo valle.
Fin dal medioevo, attraverso la Valle Sessera e Guardabosone, transitava un’importante via di collegamento tra il Ducato di Savoia ed il Ducato di Milano. L’attività svolta era essenzialmente costituita da commercio, artigianato, agricoltura, pastorizia; una vita tranquilla in un clima di pace.
Lungo il percorso praticato a cavallo è possibile notare parecchie Edicole votive, Oratori e Chiese a dimostrazione di una popolazione con un profondo senso religioso.
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Oratorio di Luppia (1852) dedicato alla Madonna di Loreto
E’ situato sul colle di Luppia, un piano ricco d’ombra in cui si gode un ottimo panorama che spazia dal monte Fenera al monte Barone. Fu costruito nel 1852 su un pilone votivo del Seicento ed è stato dedicato alla Madonna di Loreto.
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Chiesa della Madonna del Carretto (1669) e cappella esterna ottagonale.
Sorge in basso, fuori dall’abitato del paese, dove passava l’antica strada carraia che univa Borgosesia a Postua, per scendere poi il ponte quattrocentesco, a Crevacuore. Le volte della chiesa sono decorate con ricchi stucchi ed affreschi. Adiacente si trova la magnifica cappella ottagonale, in barocco autentico che è stata costruita attorno al preesistente pilone affrescato. L’architettura è pregevole così come gli stucchi dell’esterno e dell’interno. La cappella è considerata monumento nazionale.
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Piloni votivi: furono costruiti dopo la metà dell’800, come grazia ricevuta, da parte di alcune famiglie della comunità; solitamente gli affreschi che contengono raffigurano i santi più significativi per la famiglia stessa.
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Pilone votivo regione Sella (1890) – Questa cappella votiva, è stata restaurata nel ’94, tutti gli affreschi sono stati ridipinti secondo l’iconografia, le proporzioni e i cromatismi preesistenti, riportandola alla sua originale bellezza e restituita all’ammirazione dei numerosi visitatori.
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Pilone votivo in località Molino di Venenza (1889) – E’ anche questo tra i parecchi sparsi sul territorio, restaurato nel 1989. Due aspetti che lo caratterizzano sono: il tetto, per il cui restauro sono state utilizzate 700 tegole di particolare rarità chiamate “scandole” e in uso nella vicina Savoia. Il “crutin”, specie di cantina dove gli antichi proprietari conservavano le forme di formaggio fornite dai contadini che, allora, abitavano le cascine circostanti.
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Oratorio di Santa Maria o di San Rocco (Oratorio dei torni) .
Fu costruito durante la peste del 1630 nella parte più alta del paese.
Per info:
Alessandra 347 4551707
Comunicato stampa Fitetrec-Ante