Bologna, 27 febbraio 2023 – Ci si capisce e si interagisce, supportando ciascuno le asperità dell’altro: è questa la ricetta e il cuore della storia di Sara Abagnale, Young Writer di Cavallo Magazine nella sezione 18+.
L’equitazione, lo sport più antico del mondo nonché il più complesso. L’unico sport in cui “l’attrezzatura” ha volontà propria; ha una mente, un cuore, sentimenti, pensieri, necessità e richiede attenzioni.
Sembra improponibile pensare che un animale, per di più uno così imponente, sia in grado di essere talmente empatico da entrare in relazione con una persona.
Il rapporto tra cavallo e cavaliere è il più intimo esistente, le due parti diventano complici, amici e confidenti. Chi è esterno a questo sport non riuscirà mai a comprendere questo aspetto, per renderlo di più facile comprensione racconterò la mia personale esperienza.
Non sono cresciuta a cavallo, purtroppo aggiungerei, e da esterna in realtà non mi aveva mai interessato. Sono stata una ballerina di danza classica fino a 9 anni e amavo ballare.
Fui costretta a lasciare il ballo per ciò che mi sono abituata a chiamare “incidente” anche se, in realtà, sarebbe dovuto comunque succedere, peccato nessuno lo sapesse.
Riprese le mie capacità fisiche provai a tornare alla mia passione. Purtroppo non fu più fattibile. Avevo perso il mio equilibrio e la mia resistenza fisica. Lo sconforto fu insormontabile per fin troppo tempo.
Frequentavo una piscina all’aperto l’estate, solo dopo l’incidente feci caso alla presenza di un maneggio.
Da qui è iniziata la mia storia a cavallo. Dai miei 10 anni fini ad oggi che ne ho 18.
Ho cambiato molti cavalli e a ognuno ho lasciato una parte del mio cuore ma nessuno mi ha mai compresa come il cavallo con il quale attualmente mi alleno.
Elisir delle Rose, 23 anni quest’anno, sauro da completo è il compagno migliore che potessi mai desiderare. Al lavoro è magnifico e mi ha insegnato la maggior parte delle cose che so, proprio perché è complicato, esigente, pignolo e, talvolta, vendicativo.
Elisir ha cambiato, nel tempo, un’infinità di proprietari e per questo è diventato distaccato e tende a non affezionarsi. Lui è testardo, irascibile e talvolta si rifiuta di ascoltarmi ma è anche dolce, gentile e protettivo. Ha una particolare capacità: sa sempre come farmi sentire meglio… Capita che io arrivi in maneggio arrabbiata o triste. All’inizio non l’ho capito ma recentemente è sempre più chiaro. Quando monto in questo stato lui fa di tutto per farmi impegnare e, la maggior parte delle volte, arrabbiare. A primo impatto sembra che lo faccia senza motivo ma, in realtà, lo fa per fare in modo che io mi sfoghi su di lui.
Ha un modo di agire particolare e, per chi non lo conosce, non comprensibile ma è l’unico che effettivamente sia stato in grado di comprendermi.
Siamo molto simili io e lui e per questo è strano che siamo così vicini, in quanto tendo ad allontanare chi è come me.
Elisir è il cavallo migliore del mondo, se sai come gestirlo, e l’amico di cui ognuno avrebbe bisogno, se sei disposto ad accettare i suoi metodi. Il migliore amico dell’uomo non è il cane… è il cavallo.
Sara Abagnale